Omicidio a Partinico nel pomeriggio di ieri, domenica 30 marzo: un 45enne è stato brutalmente picchiato a morte da due giovani per aver difeso il figlio 17enne.
Omicidio a Partinico, difende il figlio e viene ucciso a calci e pugni
Le prime ricostruzioni indicano che l’omicidio sia nato da una lite stradale. Il figlio 17enne avrebbe rimproverato due uomini a bordo di un’auto che sfrecciava ad alta velocità in Largo Avellone, a Partinico. I due, identificati come i fratelli Failla, avrebbero fatto inversione e attaccato il ragazzo con calci e pugni.
La madre del giovane, testimone dell’aggressione, avrebbe immediatamente chiamato il marito per chiedere aiuto. All’arrivo, i due fratelli si sarebbero accaniti su di lui con una ferocia brutale, colpendolo ripetutamente fino a lasciarlo agonizzante a terra. Padre e figlio sono stati ricoverati a Partinico: il 17enne ha riportato lesioni alla testa, mentre il padre è morto dopo 5 ore. Si indagano le cause del decesso.
Dopo l’aggressione, i due uomini sono fuggiti, ma poche ore dopo si sono consegnati ai Carabinieri. Identificati, sono stati trasferiti alla Polizia di Partinico, che coordina le indagini sotto la supervisione della Procura di Palermo.
Omicidio a Partinico, difende il figlio e viene ucciso a calci e pugni: chi era la vittima
A perdere la vita è stato Gioacchino Vaccaro, 45 anni, fruttivendolo di Partinico. La sua morte ha scosso profondamente la comunità di Partinico, suscitando grande dolore e indignazione tra i residenti.
Il sindaco Pietro Rao ha espresso il suo cordoglio, condannando fermamente l’atrocità dell’aggressione e facendo appello a una riflessione sul valore della vita e sul rispetto reciproco.
“La vita di ogni individuo ha un valore inestimabile, eppure oggi ci troviamo a piangere la morte di una persona perbene, strappato via per futili motivi. Nessuna giustificazione può spiegare un atto così crudele, nessuna parola può colmare il vuoto lasciato dalla sua assenza”.