Oggi, il giovane di 14 anni, unico superstite della tragedia familiare avvenuta a Nuoro e attualmente curato in ospedale, sarà interrogato dagli investigatori.
Il drammatico evento ebbe luogo mercoledì mattina nel loro appartamento in via Icnhusa, con il 52enne operaio forestale Roberto Gleboni come colpevole. L’uomo ha assassinato quattro persone, tra cui la moglie, i due figli e un vicino, per poi suicidarsi dopo aver ferito sua madre anziana, che ora si trova in rianimazione. Il ragazzo di 14 anni, in cura nel reparto Otorinolaringoiatria dell’ospedale San Francesco di Nuoro, dopo un’operazione per rimuovere dei frammenti dalla mandibola, sarà ascoltato in una modalità protetta dagli investigatori e dagli inquirenti, con al suo fianco uno psicologo infantile e un rappresentante legale, l’avvocato Antonio Cualbu già designato dalla Procura.
Potrebbe essere il ragazzo, unico testimone oculare sulla scena del crimine, a dare delle indicazioni per risolvere il mistero dello spietato atto e a rivelare il movente dietro ad esso.
I resoconti forniti dai loro vicini e amici sono discordanti: alcuni sostengono di non aver mai sentito litigi tra la coppia, mentre altri riferiscono delle tensioni coniugali e descrivono Gleboni come una persona con comportamenti anomali, come la possessività o le reazioni eccessive a piccoli problemi.
Altri ancora riportano di una malattia che recentemente aveva colpito la moglie, potenzialmente destabilizzando l’uomo. Gli investigatori stanno perciò raccogliendo tutta la documentazione medica della famiglia. Stanno inoltre cercando di fare chiarezza sulla situazione economica della coppia, per capire se Gleboni avesse problemi finanziari.
Gli investigatori sperano di ottenere qualche indizio dai dispositivi tecnologici appartenenti ai membri della famiglia, già confiscati ed attualmente sotto esame. L’intera città di Nuoro rimane sconvolta dagli eventi scioccanti che si sono svolti mercoledì nella casa del terrore su via Ichnusa.
Ieri, un’ondata di mille persone ha invaso le vie di Nuoro per manifestare contro la violenza. Il comune di Nuoro ha organizzato una fiaccolata che avrà luogo sabato sera, mentre le autopsie verranno eseguite la mattina del 28 presso l’ospedale Brotzu di Cagliari.