Odissea nel Pacifico. Naufrago salvato dopo 49 giorni

Aldi Novel Adilang era a lavoro su una piattaforma di legno al largo delle coste indonesiane quando una mareggiata gli ha fatto prendere il largo.

Odissea alla Robinson Crusoe per un giovane ragazzo indonesiano, tratto in salvo dopo 49 giorni alla deriva nell’Oceano Pacifico.

Il giovane di 19 anni, originario dell’isola di Sulawesi è stato tratto in salvo dalla nave Arpeggio, battente bandiera panamense, la prima ad aver intercettato il segnale d’aiuto della zattera di legno su cui si trovava il naufrago. Per sopravvivere si è nutrito pescando e bevendo acqua marina filtrata con i propri vestiti per eliminarne il sale.

Trascinato al largo da una tempesta

Sopravvissuto a giorni bui Aldi Novel Adilang, non ha nascosto di aver più volte pensato al suicidio, ad aiutarlo solo il pensiero dei suoi genitori e la sua fede. In effetti il suo salvataggio ha un che di miracoloso. Aldi ha trascorso oltre un mese e mezzo a bordo di un rompong, una sorta di zattera galleggiante tipica delle isole indonesiane. I pescatori locali la utilizzano per la pesca al largo.

Al momento del naufragio Aldi lavorava proprio su una di queste imbarcazioni di fortuna. Il suo compito consisteva nel tenere accese, di notte, le lampade che attraggono i pesci nella rete. E proprio durante una di queste notti, mentre Aldi si trovava a circa 125 km al largo dell’isola dove vive con la famiglia, il suo rompong è stato colpito da una tempesta e ha preso il largo.

A bordo di una zattera

Il suo è un lavoro duro, che costringe a lunghe permanenza solitarie sulla zattera. Giorni e settimane in cui l’unico contatto umano è quello con i colleghi della compagnia inviati a raccogliere il pesce pescato e rifornire le piattaforme con cibo e acqua. Un lavoro che ha probabilmente temprato lo spirito ed il carattere di Aldi, permettendogli di sopravvivere – grazie anche alle scorte di viveri presenti sulla zattera – ad un’odissea che si è protratta fino al 31 di agosto.

Quando la Arpeggio è comparsa all’orizzonte.

Il salvataggio

Avvistata la nave panamense, Aldi ha dapprima cercato di attirare l’attenzione su di sé agitando un panno, con scarsi risultati. Sarebbero stati invece i segnali radio provenienti dalla zattera ad essere intercettati dal personale della nave da carico.

A quel punto l’imbarcazione ha invertito la rotta andando in soccorso del naufrago. Dopo un salvataggio difficile, complicato da un mare agitato, il ragazzo è riuscito a salire a bordo e, secondo quanto detta il diritto del mare, è stato subito consegnato alle autorità indonesiane di Fukuyama, in Giappone, dove la nave era diretta. Per il ragazzo è stata prescritta cautelarmente la quarantena di un giorno. Ma solo l’8 settembre Aldi ha potuto finalmente riabbracciare la sua famiglia, che lo attendeva a Wori, nell’isola di Solawesi.