Roma, 4 mar(Adnkronos Salute) – Obesità e diabete sono legati a doppio filo, tanto da aver portato alla nascita del neologismo 'diabesità'.
Il peso eccessivo moltiplica di ben 10 volte il rischio di questa malattia metabolica nelle donne e di 6 volte nei maschi, secondo la letteratura scientifica. E basta un calo ponderale del 5% perché il rischio di diabete diminuisca del 40%. A ricordare i dati, in occasione della Giornata mondiale dell’obesità che si celebra oggi, la società italiana di diabetologia (Sid) che sottolinea come il problema sia particolarmente sentito in Italia, dove il rischio di sovrappeso e obesità è particolarmente elevato già dall’età pediatrica.
Secondo l'ultimo rapporto "Childhood obesity surveillance initiative" dell'Ufficio europeo dell'Organizzazione mondiale della Sanità, il nostro Paese si colloca al 4° posto in Europa per prevalenza di sovrappeso e obesità di poco al di sotto del 40%, superata solo da Cipro, Grecia e Spagna. Per la sola obesità, invece, il nostro Paese è al secondo posto in Europa.
"Un bambino obeso ha il 75-80% di probabilità di diventare un adulto obeso ad alto rischio diabete", spiega Angelo Avogaro, presidente Sid "Nel contrasto a questo fenomeno, oltre a una sana e varia alimentazione, serve un'attività fisica quotidiana, in Italia poco ancora troppo poco diffusa: il 44,8% degli italiani adulti non pratica un adeguato livello di attività fisica, mentre questa percentuale raggiunge addi il 94,5 % nei bambini, ultimo Paese Ocse".