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Il Nuovo Piano Pandemico 2025-2029: dai vaccini allo stop a Dpcm

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Ipotizzati i tre possibili scenari di rischio.

Il nuovo Piano Nazionale Pandemico è stato inviato in conferenza Stato-Regioni per essere esaminato: ecco cosa prevede.

Nuovo Piano Pandemico 2025-2029: ecco cosa prevede

Il Nuovo Piano Pandemico è stato inviato in conferenza Stato-Regioni. Il governo di Giorgia Meloni ha infatti previso un documento aggiornato per una eventuale nuova emergenza sanitaria. Come ricorderemo tutti, sono state tante le polemiche su come è stata gestita la pandemia da Coronavirus, dai vaccini, all’isolamento eccetera. Vediamo in breve cosa prevede questo nuovo Piano Pandemico:

  • Vaccini: si riconosce l’importanza dei vaccini che però non devono essere “considerati gli unici strumenti per il contrasto agli agenti patogeni ma vanno utilizzati insieme ai presidi terapeutici disponibili”.

  • Test, isolamento e quarantena: bisognerà disporre di misure che siano combinate, che includano quindi “test, isolamento dei casi, tracciamento dei contatti e la messa in quarantena degli individui esposti”

  • Dpcm: non verranno utilizzati. Si procederà solamente “con leggi o atti aventi forza di legge e nel rispetto dei principi costituzionali.”

  • Commissario straordinario: verrà nominato un commissario straordinario all’emergenza.

  • Comunicazione: sono previsti “piani comunicativi pubblici e redatti in un linguaggio semplice e chiaro”.

I tre possibili scenari

Nel Nuovo Piano Pandemico sono ipotizzati tre i possibili scenari di rischio:

  1. Peggiore: caratterizzato da una patogenicità “grave”, ipotizza dai 570.515 ai 3.047.150 ricoveri e dai 68.697 ai 366.787 accessi terapia intensiva;

  2. Intermedio: caratterizzato da un patogenicità “moderata”, ipotizza dai 103.522 ai 262.948 ricoveri e dai 12.423 ai 31.544 accessi in terapia intensiva;

  3. Meno grave: caratterizzato da una patogenicità “lieve”, ipotizza dai 18.882 a 47.809 ricoveri e dai 2.259 ai 5.537 accessi in terapia intensiva.