Una nuova offensiva cyber, attacco hacker ha colpito nelle ultime ore diverse istituzioni governative e militari italiane. Il gruppo hacker filorusso “NoName057(16)” ha rivendicato gli attacchi attraverso il proprio canale Telegram, minacciando quella che hanno definito una “punizione con missili DDoS” contro il nostro Paese.
Attacco hacker colpisce Guardia di Finanza e ministeri: siti strategici irraggiungibili
L’attacco ha temporaneamente compromesso l’accessibilità di numerosi siti istituzionali strategici, tra cui quelli del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e della Guardia di Finanza. Non sono stati risparmiati nemmeno alcuni sottodomini del Ministero dell’Interno. Per diversi minuti, anche i portali dell’Aeronautica Militare e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono risultati irraggiungibili.
L’azione segue un precedente attacco, avvenuto lunedì, quando lo stesso gruppo aveva preso di mira il settore bancario e dei trasporti pubblici. Secondo quanto emerso, la motivazione dietro questa escalation sarebbe da ricercarsi nelle recenti dichiarazioni del Presidente Mattarella riguardo il parallelo tra Russia e Terzo Reich.
Attacchi hacker mirano a Atac e infrastrutture nazionali: intervento della cybersicurezza
Tra gli obiettivi dell’attacco hacker figura anche l’Atac, l’azienda di trasporto pubblico della Capitale, il cui sito web è però rimasto operativo. L’Agenzia nazionale per la cybersicurezza è prontamente intervenuta, allertando tutti i soggetti coinvolti e le forze dell’ordine, attivando protocolli di supporto e mitigazione.
Gli esperti della sicurezza informatica classificano questi attacchi principalmente come azioni dimostrative e di propaganda. Nonostante l’ampiezza dell’offensiva, gli effetti pratici sono stati contenuti, senza compromettere significativamente l’operatività dei servizi essenziali.
Questa serie di attacchi evidenzia ancora una volta come la sicurezza informatica rappresenti una sfida cruciale per la protezione delle infrastrutture nazionali, in un contesto geopolitico sempre più teso.