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La giornata si presenta come una di quelle “storiche” per l’Italia, con la firma di un nuovo accordo con l’Egitto che rispecchia in parte quanto già avvenuto con la Tunisia.
Questo accordo riveste un’importanza strategica per l’Italia, poiché mira principalmente a limitare gli sbarchi illegali di migranti sulle coste.
La vigilia del processo per l’uccisione di Giulio Regeni
Tuttavia, questa giornata è anche la vigilia del primo vero round del processo per l’uccisione di Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano tragicamente scomparso. La questione è estremamente delicata e la premier, incalzata dai giornalisti, ha garantito che la posizione dell’Italia rimane ferma: la ricerca della verità e della giustizia per Regeni è una priorità non negoziabile.
La dichiarazione della premier e le preoccupazioni
La premier ha tenuto un breve punto stampa improvvisato al termine delle dichiarazioni ufficiali dopo la firma dell’accordo congiunto UE-Egitto. Tuttavia, nel resoconto dell’incontro bilaterale non c’è stato alcun riferimento al caso Regeni da parte italiana, mentre la parte egiziana ha omesso ogni menzione.
Focus sull’accordo UE-Egitto
L’incontro era incentrato principalmente sui 7,4 miliardi di aiuti che l’Europa garantirà all’Egitto entro il 2027, con una parte significativa destinata alla gestione dei flussi migratori.
Inoltre, sono stati siglati diversi memorandum tra Italia ed Egitto nell’ambito del Piano Mattei, segno di una crescente cooperazione strategica soprattutto in relazione ai recenti eventi nel Medio Oriente.