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Nuovi dettagli sul caso di Giulia Cecchettin: il memoriale di Filippo Turetta

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Emergono nuove informazioni dal memoriale di 80 pagine di Filippo Turetta, reo confesso dell'omicidio di Giulia Cecchettin.

Il memoriale di Turetta: una finestra sulla sua mente

Il memoriale di 80 pagine scritto da Filippo Turetta, reo confesso dell’omicidio di Giulia Cecchettin, ha rivelato dettagli inquietanti e contraddittori sulla sua relazione con la giovane. Turetta ha affermato di aver scattato tra le 15.000 e le 20.000 foto di Giulia, sottolineando che non c’era nulla di strano in questo comportamento. Le sue parole, riportate dal Corriere della Sera, pongono interrogativi sulla natura della loro relazione e sulla percezione che Turetta aveva di Giulia. “Non era preoccupata o infastidita da questo”, ha dichiarato, suggerendo una normalità che contrasta con la tragedia che ne è seguita.

La solitudine di Turetta e l’incontro con Giulia

Nel suo memoriale, Turetta ha anche condiviso la sua esperienza di solitudine e invidia nei confronti di coloro che avevano una vita sociale attiva. Ha descritto come l’incontro con Giulia abbia cambiato la sua vita, affermando che se non fosse stato per lei, non ci sarebbe mai stato nulla. Questa dichiarazione solleva interrogativi sulla sua stabilità emotiva e sulla sua capacità di relazionarsi con gli altri. La sua affermazione che “Lei è una completa vittima in tutto questo” sembra una giustificazione per le sue azioni, ma lascia aperte molte domande sulla sua responsabilità.

Contraddizioni e bugie: il processo di Turetta

Durante il processo, Turetta ha ammesso di aver detto “una serie di bugie” riguardo all’omicidio, temendo che i suoi genitori non lo avrebbero più voluto vedere. Questa ammissione ha sollevato dubbi sulla sua credibilità e sulla verità delle sue dichiarazioni. I suoi genitori, Nicola ed Elisabetta, hanno visitato Turetta in carcere, mostrando shock e incredulità di fronte alla situazione. La prossima udienza, prevista per il 28 ottobre, è stata annullata, lasciando aperta la possibilità che Turetta non si presenti più in aula. La sentenza è attesa per il 3 dicembre, ma le contraddizioni nel suo racconto potrebbero influenzare il verdetto finale.