Argomenti trattati
Il mistero di Emanuela Orlandi
Il caso di Emanuela Orlandi, la giovane scomparsa nel 1983, continua a suscitare interrogativi e a generare nuove rivelazioni. Recentemente, durante un’audizione presso la Commissione di inchiesta sulle scomparse, Sabrina Calitti, ex compagna di scuola di Emanuela, ha fornito dettagli inediti riguardo all’ultimo incontro avvenuto prima della sua misteriosa scomparsa.
La testimonianza di Calitti, che ha suscitato l’interesse dei commissari, potrebbe rappresentare un punto di svolta nelle indagini.
La testimonianza di Sabrina Calitti
Calitti ha raccontato di aver visto Emanuela il giorno della sua scomparsa mentre si trovava nella scuola di musica “Ludovico Tomaso da Victoria”. Secondo la sua ricostruzione, le due ragazze stavano preparando un concerto e, mentre si affrettava a salire le scale, Calitti si accorse che Emanuela era dietro di lei. “Era in ritardo come me”, ha dichiarato. Emanuela si fermò per fare una telefonata, dicendo a Calitti di avere un appuntamento. Queste parole sono state l’ultima cosa che ha sentito dalla sua amica prima che Emanuela scomparisse nel nulla.
Contraddizioni e interrogativi
La testimonianza di Calitti ha sollevato interrogativi, poiché in passato aveva fornito una versione differente riguardo all’ultimo avvistamento di Emanuela. Durante l’audizione, i commissari hanno notato delle contraddizioni rispetto alle dichiarazioni rese nel 1983. Calitti, infatti, aveva precedentemente affermato di aver visto Emanuela sulle scale della scuola. Ora, invece, colloca l’ultima immagine di Emanuela su Corso Rinascimento, in attesa e da sola. Questo cambiamento di versione ha portato a domande su cosa possa essere realmente accaduto quel giorno.
Un caso che non si chiude
Il caso di Emanuela Orlandi rimane uno dei misteri più inquietanti della cronaca italiana. Le nuove rivelazioni di Sabrina Calitti potrebbero fornire spunti utili per le indagini, ma sollevano anche dubbi sulla veridicità delle testimonianze passate. La Commissione di inchiesta ha espresso l’intenzione di approfondire queste contraddizioni, ritenendole fondamentali per comprendere meglio la dinamica della scomparsa di Emanuela. Con il passare degli anni, il desiderio di verità e giustizia rimane vivo, e ogni nuova testimonianza rappresenta un tassello in più per cercare di risolvere un enigma che ha segnato profondamente la società italiana.