Milano, 4 dic.
(askanews) – Per il trattamento delle malattie infiammatorie croniche intestinali sono in arrivo importanti novità che possono aprire la strada a nuove opportunità di cura. È quanto emerso dal XV Congresso IG-IBD, gruppo italiano per lo studio di queste patologie, che si è riunito a Riccione dal 28 al 30 novembre. Un’edizione che ha visto la partecipazione di circa mille specialisti e che ha avuto come tema centrale la necessità di coniugare innovazione e sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale.
“Mai come oggi – ha detto Massimo Claudio Fantini, Segretario Generale IG-IBD – stiamo assistendo all’ingresso di nuovi farmaci, nuove opportunità per la terapia. In parallelo stiamo asssistendo all’ingresso anche di nuove tecnologie, soprattutto in ambito endoscopico con l’applicazione dell’intelligenza artificiale che porterà a un cambiamento della gestione diagnostica. L’innovazione porta con sé il tema della sostenibilità perché con nuovi farmaci e nuove tecnologie aumenteranno i costi”.
Da qui le prime raccomandazioni italiane sugli standard di qualità delle cure, con la finalità di offrire ai singoli centri delle linee di indirizzo per aprire una discussione con le diverse amministrazioni regionali e ottenere i servizi necessari per una gestione efficace e sostenibile del percorso di cura.
“Sono emerse – ha aggiunto Flavio Caprioli, Past Secretary IG-IBD – importanti novità per il trattamento dei pazienti con Malattia di Crohn e rettocolite ulcerosa, sono stati presentati nuovi dati su molecole in via di sviluppo che aumenteranno la possibilità di avere un maggior controllo della malattia, nuovi approcci terapeutici che vedono la combinazione di più trattamenti per aumentare efficacia e sicurezza dei trattamenti”.
Sono stati inoltre presentati degli studi per dimostrare come queste cure possano essere sostenibili anche dal punto di vista delle risorse impiegate.
“Le nuove possibilità terapeutiche e farmacologiche che si stanno affacciando adesso sul mercato – ha osservato Edoardo Savarino, Consiglio Direttivo IG-IBD -, e sto parlando soprattutto degli anticorpi anti-interleuchina-23 ma anche delle terapie precedenti, ci hanno portato a migliorare sicuramente la gestione di queste malattie portando miglioramenti clinici significativi della qualità di vita”.
Le applicazioni dell’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie faranno il resto aiutando a implementare meglio l’attività quotidiana dei medici, ma anche la vita dei pazienti a domicilio, tramite app e la possibilità di comunicare con i propri clinici, con altri pazienti o con l’associzione che li rappresenta.