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Nuove indagini sul disastro del Mottarone: chiusura e archiviazione

Indagini sul disastro della funivia del Mottarone

A quattro anni dalla tragedia, la procura di Verbania chiude l'inchiesta con nuove decisioni.

Il contesto della tragedia del Mottarone

Il disastro della funivia del Mottarone, avvenuto il , ha segnato profondamente la comunità locale e l’intero paese. Quattordici persone persero la vita in un tragico incidente che ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dei trasporti e sulla responsabilità delle aziende coinvolte. A distanza di quasi quattro anni, la procura di Verbania ha riaperto il dibattito con la chiusura dell’inchiesta e la notifica di un secondo avviso di conclusione indagini a cinque indagati.

Le decisioni della procura di Verbania

Recentemente, la procura ha chiesto l’archiviazione per Anton Seeber, presidente del Cda di Leitner, già prosciolto in precedenza per mancanza di prove. Le posizioni delle società Ferrovie del Mottarone e Leitner sono state stralciate, mentre l’attenzione si concentra su altri cinque indagati. Tra questi, il titolare di Ferrovie del Mottarone, Luigi Nerini, e il direttore d’esercizio, Enrico Perocchio, sono accusati di reati gravi come attentato alla sicurezza dei trasporti e disastro colposo.

Le responsabilità e le conseguenze legali

Il caposervizio Gabriele Tadini ha ammesso di aver apposto i forchettoni che hanno impedito il funzionamento dei freni di emergenza, un ammissione che ha sollevato ulteriori interrogativi sulla gestione della sicurezza. Le accuse nei confronti di Tadini e Perocchio includono anche il falso, evidenziando la complessità della situazione legale. La procura ha escluso l’ipotesi di rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro, una decisione che potrebbe influenzare l’esito finale dell’inchiesta.

Il risarcimento alle vittime

Un aspetto significativo della vicenda è l’accordo di risarcimento raggiunto dalla ditta Leitner con i familiari delle vittime, che prevede un indennizzo compreso tra 25 e 30 milioni di euro. Questo accordo, sebbene rappresenti un passo verso la giustizia per i familiari, non cancella il dolore e le domande rimaste senza risposta. La chiusura dell’inchiesta non segna la fine della ricerca di verità e giustizia per le vittime del Mottarone, ma piuttosto un nuovo capitolo in una storia complessa e dolorosa.