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Il progetto GWSky: un’opportunità unica per la fisica
Il progetto GWSky, finanziato dal Consiglio europeo della ricerca (ERC) con un investimento di 12 milioni di euro, si propone di sviluppare strumenti innovativi per analizzare i segnali delle onde gravitazionali. Questo ambizioso programma mira a interpretare con grande precisione i dati raccolti, cercando di identificare anomalie che potrebbero rivelare nuovi fenomeni fisici, non previsti dalla teoria della Relatività Generale di Einstein.
Collaborazioni internazionali e obiettivi scientifici
Il progetto coinvolge quattro nodi di ricerca: la SISSA di Trieste, che riceverà 3 milioni di euro, il Niels Bohr Institute di Copenaghen, l’Università della California di Los Angeles e il Max Planck Institute for Gravitational Physics di Potsdam. Questi centri di eccellenza collaboreranno per utilizzare i dati delle onde gravitazionali provenienti da osservatori esistenti e futuri, sia sulla Terra che nello spazio, come laboratori di precisione per la fisica fondamentale, la cosmologia e l’astrofisica.
Strumenti teorici e statistici per la rivoluzione scientifica
Enrico Barausse, uno dei responsabili del progetto, sottolinea l’importanza di disporre di strumenti teorici e statistici adeguati per sfruttare al massimo il potenziale dei dati delle onde gravitazionali. Con l’arrivo imminente di dati ad alta precisione, il progetto GWSky si propone di fornire le risorse necessarie per analizzare questi segnali e ottenere informazioni preziose sui fenomeni astrofisici e cosmologici. L’obiettivo finale è quello di esplorare e testare alternative alla relatività generale di Einstein, utilizzando tecniche classiche e avanzate di intelligenza artificiale.
Un passo avanti per la SISSA e la comunità scientifica
Questo finanziamento rappresenta il primo ERC Synergy Grant assegnato alla SISSA, che ha già gestito 31 progetti ERC di diversa tipologia. Grazie a GWSky, i ricercatori della SISSA avranno l’opportunità di studiare l’effetto dell’ambiente astrofisico sulle onde gravitazionali, aprendo nuove strade per la comprensione dell’universo. La sinergia tra i vari istituti coinvolti promette di portare a scoperte significative nel campo della fisica e dell’astrofisica, contribuendo a un futuro di ricerca sempre più innovativo e collaborativo.