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Un incubo di Capodanno
La notte di Capodanno a Milano si è trasformata in un incubo per molte persone. Le denunce di molestie collettive, che hanno già coinvolto almeno cinque vittime, continuano a emergere, sollevando interrogativi sulla sicurezza durante eventi pubblici. Le testimonianze di queste giovani donne, che si sono trovate in mezzo a una folla di migliaia di persone, raccontano di un’esperienza traumatica, caratterizzata da un “fiume di uomini” che le ha circondate, rendendo impossibile qualsiasi forma di difesa.
Le testimonianze delle vittime
Una delle prime vittime a rompere il silenzio è stata una ventenne belga, che ha descritto l’orrore vissuto quella notte. La giovane ha riconosciuto, attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza, un gruppo di uomini, presumibilmente tra i 30 e i 40, di origine nordafricana. La sua testimonianza ha incoraggiato altre donne a farsi avanti, portando a un aumento delle denunce. Gli inquirenti hanno lanciato un appello pubblico, invitando chiunque abbia vissuto situazioni simili a contattare le autorità.
Le indagini in corso
Le forze dell’ordine sono attualmente impegnate in un’indagine approfondita per identificare i responsabili di queste molestie. Le telecamere di sorveglianza, che hanno catturato le immagini della folla, sono state fondamentali per ricostruire quanto accaduto. Tuttavia, la questione della sicurezza durante eventi di massa rimane un tema caldo, con molti che chiedono misure più severe per prevenire simili episodi in futuro. La città di Milano, nota per la sua vivacità e per i grandi eventi pubblici, si trova ora a dover affrontare una crisi di fiducia da parte dei cittadini.