Doha, 1 feb.
– (Adnkronos) – Vigilia di mondiale per il nuoto artistico che venerdì 2 febbraio inizia la sua 'nove giorni' di gare a Doha, nello sfarzoso e smisurato impianto polifunzionale Aspire Dome. Alle 9.30 locali (le 7.30 in Italia) il singolo tecnico di Susanna Pedotti (al suo secondo mondiale da singolista), alle 12 quello di Giorgio Minisini (che a Fukuoka era stato costretto al forfait per l’intervento al ginocchio) e dalle 14 il doppio tecnico femminile ma con le vicecampionesse mondiali Linda Cerruti e Lucrezia Ruggiero inserite nel gruppo A (quello dei migliori) ed in vasca alle 20 (le 18 italiane).
I campionati del mondo di artistico si concluderanno il 10 febbraio.
Susanna Pedotti, al suo secondo mondiale da singolista, che a Fukuoka aveva esordito con il quinto posto nel tecnico, il record personale di 223.7133 punti e senza errori, ripropone The dragon Princess by Epic Chinese Orchestra con le coreografie di Stefania Speroni che tra l’altro ha partecipato anche ai Giochi Olimpici di Tokyo come consulente del duo britannico e Milena Miteva.
Giorgio Minisini, bicampione europeo nel singolo, che in Giappone è stato costretto a dare forfait in seguito all’intervento al ginocchio, vuole provare a riprendersi il mondo. Non ci sarà la sfida al campione mondiale di Fukuoka, il ventenne spagnolo Fernando Diaz del Rio Soto (assente anche nel libero) e al suo posto la Spagna iscrive Dennis Gonzalez Boneu. Il tecnico del nostro Giorgio nazionale è sulle note di Way from the start again – Still loving you by Scorpions.
Le coreografie sono di due etoile del nuoto artistico mondiale: la campionessa olimpica di Atene 2004 e Pechino 2008 Anastasia Ermakova, 41 anni il prossimo 8 aprile, e Milena Miteva, 29 anni compiuti il 1° gennaio, due medaglie d’oro in coppa del mondo senior e sei d’oro ai mondiali junior.
Linda Cerruti e Lucrezia Ruggiero, che a Fukuoka 2023 sono state d’argento con 263.0334 punti, seconde soltanto alle giapponesi Yasunaga e Higa (273.9500) che ritrovano da avversarie anche in Qatar, ripropongono la loro Fenice sulla musica di Stefano Simmaco, stimato compositore di musiche per cinema, teatro e televisione che è a tutti gli effetti allievo di Franco Miseria e Gino Landi.
Le coreografie sono di Svetlana Romasìna, 34enne russa, che ha conquistato sette medaglie d’oro olimpiche a Pechino 2008 con la squadra, Londra 2012 nel duo e nella squadra, Rio de Janeiro 2016 nel duo e nella squadra e Tokyo 2020 sempre nel duo e nella squadra.
Le attese, gli obiettivi e gli umori degli azzurri nelle parole del direttore tecnico della Nazionale Patrizia Giallombardo. “Per Giorgio la musica è quella che abbiamo utilizzato l’anno scorso, abbiamo soltanto rivisitato qualche piccolo elemento all’interno del singolo.
Anche quello di Susanna è lo stesso esercizio ed anche con lei abbiamo rivisitato qualche piccolo dettaglio. Stessa cosa nel doppio tecnico di Linda e Lucrezia, in cui abbiamo alzato leggermente il coefficiente di difficoltà. L’obiettivo è quello di entrare in finale, una volta dentro vedremo cosa fare. In finale, infatti, si ricomincia tutto da capo; per entrare a far parte della selezione olimpica quello che conta è soltanto il punteggio della finale.
Stessa criterio per la qualificazione della squadra per la quale si sommano i punteggi delle tre finali tecnica, libera e acrobatica. L’eliminatoria serve ad entrare in finale ma è altrettanto importante per poter competere successivamente”.
“Giorgio è un garista e sono convinta che darà il meglio di sé – continua Giallombardo. Quest’anno si è allenato molto bene, com’è abituato a fare; rispetto agli Europei di Roma 2022 vedo che sta crescendo molto di più, rispetto soltanto a dieci giorni fa ha maggiore estensione.
A lui piace gareggiare e questo è un punto a suo favore. Le ragazze del doppio femminile hanno voglia far bene e l’umore è quello giusto. Il problema è che questo percorso, da settembre a oggi, ha avuto tanti imprevisti; dall’intervento di Linda (una ciste le ha provocato una piccola lesione all’anca) che ci ha interrotto in pieno la preparazione e quindi per un mese e mezzo non hanno potuto allenarsi insieme. Abbiamo provato a fare altre cose per cercare di non perdere tutto il lavoro precedente.
Però sono anche loro talmente determinate e con la voglia di raggiungere l’obiettivo per cui sono abbastanza serena. Abbiamo fatto un lavoro molto pesante nell’ultima parte proprio cercando di recuperare”.