L’alta concentrazione di piombo trovata tempo fa nel corpo del grande musicista Ludwig van Beethoven (1770-1827), aveva indotto molti studiosi a ritenere che la sua morte dovesse essere addebitata all’ avvelenamento da parte di questo minerale, dovuto a un unguento spalmato dopo un intervento chirurgico (all’epoca, molti medicinali contenevano piombo) o al calice da cui Beethoven era solito bere.
Il risultato di una recente ricerca effettuata dalla Mount Sinai school of medicine di New York, ha però definitivamente smentito questa ipotesi: il piombo presente nell’organismo del compositore è stato trovato in una concentrazione troppo bassa per averne potuto causare la morte, avvenuta a soli 56 anni di età.
In effetti, Beethoven accusò realmente alla fine della sua vita sintomi da intossicazione da piombo, tra cui problemi renali, epatici ed eccessiva irritabilità (è risaputo che il musicista avesse un caratteraccio), ma il motivo della sua prematura scomparsa è da ricercare altrove.