Viktor Orban ha intrapreso un mini-tour in Germania, Italia e Francia per rafforzare le sue alleanze in vista della presidenza semestrale dell’Unione Europea, dopo le deludenti elezioni europee per il suo partito e l’entrata di Peter Magyar nel PPE, che lo ha innervosito.
Nomine Ue: Orban incontra Meloni nel suo tour europeo
Tra le tre capitali, Roma emerge come la più allineata con Orban su temi come immigrazione, sfide demografiche e sovranità europea. Orban e il premier italiano Giorgia Meloni condividono visioni comuni su molte questioni, anche se restano distanti sul posizionamento rispetto alle nomine UE. Meloni ha il potenziale per dialogare con la maggioranza europea, soprattutto sulla figura di Ursula von der Leyen.
Orban e Meloni si trovano in disaccordo su temi come il sostegno all’Ucraina e le nomine ai vertici UE. Meloni, con il sostegno del PPE, è vista come un ponte per un’alleanza a destra della maggioranza europea, mentre Orban si oppone a figure come von der Leyen e Antonio Costa.
Nomine Ue, Orban in Europa: l’incontro con Giorgia Meloni
In vista del vertice UE, Meloni punta a ottenere un commissario di peso per l’Italia, un elemento cruciale anche nel contesto del PNRR e delle trattative sul deficit e debito italiano.
Orban inizierà la presidenza ungherese il primo luglio con l’intento di mediare su difesa, competitività, immigrazione e allargamento verso i Balcani Occidentali. La sua presidenza potrebbe limitare l’attuazione del Green Deal e non si concentrerà sulle riforme istituzionali dell’UE. Nonostante le preoccupazioni a Bruxelles, Orban conta sul supporto di Meloni e sull’onda di destra delle recenti elezioni europee. Questi sviluppi indicano una fase di intensa attività diplomatica e strategica, con implicazioni significative per il futuro politico dell’Unione Europea.