Nicolò Fraticelli, un tiktoker romano di 21 anni, si è suicidato nei giorni scorsi.
Il giovane aveva condiviso sui social la sua lotta contro un periodo di profonda sofferenza personale.
Le parole di Nicolò Fraticelli prima di morire
Nicolò Fraticelli stava vivendo un momento di profonda sofferenza personale e aveva affrontato su TikTok il complesso tema della solitudine e del non sentirsi realizzato, ma il suo grido di aiuto è rimasto inascoltato.
“Sono una persona sola e triste, che in questo momento della sua vita sta soffrendo molto. Mi sento completamente trasandato. Io non so più chi sono, forse non l’ho mai saputo”.
Numerosi utenti lo hanno, però, accusato in modo ignobile di “fare la vittima” e di cercare attenzione. Tuttavia, lui aveva risposto:
“Ho detto la verità per avere supporto, io faccio questi video anche perché mi piace che ci sia un ritorno, che ci sia gente che mi risponde, che mi dà supporto”.
La morte di Nicolò Fraticelli e il dolore dei genitori
La mamma e il papà hanno provato ad aiutare Nicolò Fraticelli in tutti i modi, ma non ce l’hanno fatta:
“Non era solo. Aveva una psicologa e una psichiatra. Era seguito, monitorato dall’età dei 16 anni, non c’era nulla di superficiale o lasciato al caso. Dal momento in cui abbiamo capito le sue fragilità abbiamo fatto tutto il possibile, investendo energie e tempo”.
Sin dall’adolescenza, era stato vittima di bullismo, in parte a causa della sua identità sessuale.
Le derisioni subite avevano avuto un impatto profondo sulla sua vita, provocandogli una significativa perdita di autostima. Nicolò, dopo tante sofferenze, ha scelto di porre fine alla sua vita.
