New York, ricoverato in ospedale l'ex produttore hollywoodiano Harvey Weinstein

L'ex produttore cinematografico Harvey Weinstein è stato trasportato in ospedale pochi giorni dopo l'annullamento della sua condanna per stupro

L’ex produttore hollywoodiano Harvey Weinstein è stato trasportato all’ospedale Bellevue di Manhattan per una serie di esami, a renderlo noto è stato il suo avvocato.

Harvey Weinstein ricoverato in ospedale

Il ricovero arriva dopo che giovedì la Corte d’Appello di New York ha annullato la sua condanna per stupro del 2020. Secondo la sentenza, il giudice che aveva seguito il caso durante l’apice dell’era #MeToo aveva pregiudicato Weinstein con decisioni scorrette, sbagliando nel permettere a donne le cui accuse non facevano parte del procedimento di testimoniare contro di lui. In una dichiarazione rilasciata sabato, riportata dall’Associated Press, il legale Arthur Aidala, aveva spiegato: “Lo hanno visitato e mandato al Bellevue.

Sembra che abbia bisogno di molto aiuto, fisicamente. Ha molti problemi. Si sta sottoponendo a tutti i tipi di esami. È un po’ un disastro dal punto di vista della salute“.

Le condizioni in carcere

Da sempre il team legale dell’ex magnate del cinema ha sostenuto che il 72enne non fosse trattato adeguatamente all’interno del penitenziario, affermando che da tempo soffre di vari problemi di salute, tra cui problemi cardiaci, diabete, apnea notturna e problemi agli occhi.

Nel 2021 gli avvocati avevano denunciato il fatto che avesse perso quattro denti in carcere. Sebbene la Corte d’Appello di New York abbia annullato la sua condanna, ordinando un nuovo processo, Weinstein è rimasto in prigione perché nel 2022 è stato condannato a Los Angeles per un altro stupro. All’epoca gli diedero 16 anni.

L’annullamento della condanna

La sentenza emessa giovedì dal tribunale è stata subito accolta con profonda indignazione, soprattutto da coloro che sono state direttamente coinvolte nel processo.

Ashley Judd, un’attrice che è stata tra le prime a rendere pubbliche le sue accuse contro Weinstein, ha condannato la decisione della corte: “Questo è ingiusto nei confronti dei sopravvissuti. Viviamo ancora nella nostra verità”.