Luigi Mangione è attualmente a processo a New York con l’accusa di aver ucciso l’amministratore delegato della United Health Care Brian Thompson ed ora rischia la pena di morte. Una delle accuse federali comporta la pena capitale.
In tribunale senza alcuna emozione
Mangione è arrivato in tribunale per l’udienza vestito in abiti civili, seduto al banco accanto al suo legale non ha lasciato trasparire alcuna emozione ed ha ascoltato la sentenza emessa dal giudice.
Subito dopo è stato trasportato nel carcere federale di New York, salito alla ribalta negli ultimi mesi perché tra i detenuti vi è anche Puff Daddy.
Accusa di omicidio e stalking
Mangione è formalmente accusato di omicidio e stalking a livello federale. Nuove accuse giunte a suo carico dopo il via libera all’estradizione.
Le accuse federali vanno ad aggiunsersi a quelle già eccessive di cui è accusato. La sua avvocata, Karen Friedman Agnifilo si è detta pronta a combattere su ogni fronte pur di tutelare il suo assistito.
Se queste accuse permengono, vi è il dubbio relativo a quella della pena di morte che potrebbe non venire applicata dalla corte federale. Per saperlo non resta che attendere la seconda fase del processo che lo vede imputato.