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USA, i nomi e le storie delle vittime dell'attentato a New Orleans

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New Orleans, i nomi e le vite spezzate delle vittime dell'attentato

Sono emersi i nomi e le storie delle vittime dell’attentato terroristico a New Orleans che ha sconvolto gli Stati Uniti nella notte di Capodanno. Vite stroncate prematuramente mentre celebravano il nuovo anno a Bourbon Street. Tra le vittime c’era NiKyra Cheyenne Dedeaux, di Gulfport in Mississippi che, seguendo le orma della mamma e della nonna, stava per cominciare la scuola da allieva infermiera. La ragazza, soprannominata “Biscuit”, si trovava a Bourbon Street con un cugino all’insaputa della famiglia: “L’avessi saputo glielo avrei proibito. Era una delle mie peggiori paure”, ha riferito la nonna Jennifer Smith. Di Hubert Gauthreaux, ventunenne, diplomato tre anni fa in una scuola cattolica della città della Louisiana, rimane eterna la foto del prom, il ballo di fine anno scolastico, col cravattino verde.

I nomi delle vittime dell’attentato a New Orleans

Martin “Tiger” Bech, 27 anni, ex giocatore di football a Princeton, dopo la laurea si era trasferito a New York per lavorare in una società di investimenti. Seppure fosse originario della Louisiana, era tornato a New Orleans per trascorrere un weekend di caccia e pesca, i suoi passatempi preferiti, con i ragazzi con cui aveva fatto amicizia al college. Tiger sarebbe dovuto tornare a New York il giorno di Capodanno per lavoro: è morto in ospedale nelle prime ore della mattina a causa delle ferite riportate. Una volta ricoverato, i medici lo hanno tenuto in vita fino a quando non sono arrivati la madre e il fratello. I due hanno fatto appena in tempo a vederlo, prima di staccare le macchine. “Non credo ci sia mai stato uno come Tiger – avrebbe detto Marty Cannon, la preside del liceo dove Bech si era diplomato – non penso che avremo mai più uno come lui per il suo essere grande atleta e persona profonda”.

I volti delle vittime della strage di New Orleans: tanti giovani

Nicole Perez era una ragazza madre di 27 anni, “una mamma fantastica che spesso portava il figlio di 4 anni al lavoro gli stava insegnando a leggere e a contare”, ha riferito Kimberly Usher-Fall, la datrice di lavoro che recentemente aveva concesso una promozione come manager alla giovane donna che lavorava in uno dei suoi negozi di alimentari. Kareem Badawi, di fede musulmana, aveva concluso due anni fa il liceo, dopodiché si era iscritto all’Università dell’Alabama. Reggie Hunter, 37 anni, era padre di due bambini: dopo aver lasciato il lavoro aveva raggiunto un cugino a Bourbon street per brindare all’anno nuovo. Matthew, 25 anni, aveva appena finito di cenare per l’ultima volta con i genitori Louis and Cathy Tenedorio, per poi uscire per festeggiare con gli amici: un ragazzo che non aveva mai dato problemi, era tecnico audio e video allo stadio del Superdome. “Era l’anima di ogni situazione”, ha detto la mamma che, una volta uscito il figlio, gli aveva chiesto di inviarle un messaggio al rientro, che però non è mai arrivato.