Netanyahu silura un ministro ed Israele in rivolta nella notte

Lo stesso presidente gli ha chiesto di fare un passo indietro: Netanyahu silura un ministro ed Israele in rivolta nella notte

Benyamin Netanyahu silura un ministro ed Israele è in rivolta nella notte.

Il premier licenzia il titolare della Difesa che è contrario alla contestata riforma della Giustizia che da settimana porta manifestanti in piazza e la rivolta si è fatta più accesa e “muscolare” che mai. Da quanto si apprende Netanyahu ha licenziato il ministro della Difesa Yoav Galant e dopo quella drastica decisione d’imperio i leader delle proteste anti-riforma hanno indetto subito diverse manifestazioni in tutto il Paese.

Netanyahu silura ministro: Israele in rivolta

I media nazionali ed internazionali parlano di violenti scontri da Tel Aviv a Gerusalemme, anche nei pressi della residenza del premier. E da quanto si apprende in queste ore dopo la concitata notte sarebbero scese in strada centinaia di migliaia di persone. Dal canto suo la polizia ha aperto gli idranti e lanciato lacrimogeni. E cosa farà Netanyahu adesso? Fonti non confermate spiegano che il premier starebbe valutando di ritirare la riforma.

E non è un caso che lo stesso presidente Herzog chieda di fermarla.

Il premier potrebbe fare marcia indietro

Dal canto loro i partiti ultraortodossi Shas e United Torah Judaism sarebbero pronti a sostenere la sua decisione. Tutto questo mentre il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa John Kirby commenta: “Siamo profondamente preoccupati, urge un compromesso” fra il Likud, il premier e le aspirazioni della maggioranza del paese.