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Neonati sepolti in giardino a Traversetolo: i risultati dell'autopsia sul primo figlio di Chiara Petrolini

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Nuovi dettagli sul caso dei neonati sepolti in giardino a Parma: rivelati i primi risultati dell'autopsia sul corpo del primo figlio

La posizione di Chiara Petrolini, la studentessa 22enne accusata di aver ucciso e sepolto nel giardino della sua abitazione a Vignale di Traversetolo i suoi due neonati, uno nel maggio 2023 e l’altro nell’agosto 2024, potrebbe aggravarsi alla luce dei risultati dell’autopsia. Ecco cosa è emerso.

Neonati sepolti in giardino a Traversetolo: l’autopsia sul primo figlio

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta di Parma, dalle relazioni medico-legali depositate dai consulenti della Procura di Parma emerge che anche il primo neonato, i cui resti sono stati ritrovati successivamente, sarebbe nato vivo.

Dalle indagini affidate a Valentina Bugelli, medico legale, e a Francesca Magli, antropologa forense, emerge che, nonostante l’assenza totale di ‘strutture molli o tessuti cartilaginei’ da esaminare, gli esperti sono riusciti a delineare un quadro che esclude che la causa del decesso del neonato sia da attribuire a una morte antepartum. Pertanto, il primo dei due neonati sarebbe stato ucciso successivamente.

Nel dettaglio, lo studio delle ossa, condotto dalle consulenti, avrebbe evidenziato che queste sono compatibili con quelle di un neonato di 40 settimane. Tuttavia, la consulenza delle due esperte, che si è concentrata sull’analisi delle gemme dentali, le quali iniziano a formarsi sotto le gengive già dall’ottava settimana di gestazione, non risulterebbe completamente conclusiva. Per determinare se il neonato fosse vivo al momento della nascita, sarebbe necessaria la presenza di una «stria neonatale», ovvero una linea di arresto della crescita nello smalto e nella dentina, che indicherebbe la vitalità del bambino. Nel caso del primogenito della 21enne la stria non sarebbe stata rilevata, ma se il piccolo fosse morto poco dopo il parto, potrebbe non avere avuto il tempo necessario per formarsi.

Shock emorragico da revisione del cordone ombelicale in assenza di un adeguata costrizione meccanica dei vasi ombelicali”. Sarebbe questa la causa della morte del primogenito

Neonati sepolti in giardino a Traversetolo: la morte del secondogenito

Non ci sarebbero dubbi, invece, sul fatto che il secondogenito, nato lo scorso agosto e sepolto nel giardino dell’abitazione di Traversetolo, fosse vivo al momento della nascita.

Chiara Petrolini: dagli arresti domiciliari al carcere?

Tra poco più di un mese, la Cassazione dovrà decidere se confermare o meno il suo spostamento dagli arresti domiciliari, dove si trova dal 20 settembre, alla detenzione in carcere.

Nel frattempo, è stata effettuata una comparazione tra l’impronta del piede di Chiara Petrolini e alcune tracce di sangue trovate sul luogo, con l’obiettivo di accertare se fosse da sola. Tuttavia, gli inquirenti non nutrono particolari dubbi in merito, poiché tutte le indagini finora svolte hanno confermato che nessuno l’ha aiutata.