> > Nelle giornate a venire, il ministro Crosetto sarà ascoltato dal Copasir.

Nelle giornate a venire, il ministro Crosetto sarà ascoltato dal Copasir.

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Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, parteciperà a una seduta del Copasir per discutere i suoi legami con l'Aise e la questione dei dossier. Tale decisione è stata presa in seguito alla rivelazione di una sua conversazione con il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, in cui emerge un rapporto problematico con l'Aise. L'attenzione su Crosetto è iniziata con il caso Striano, quando informazioni riservate su di lui hanno fatto il giro dei giornali. Ulteriori audizioni potrebbero coinvolgere il direttore dell'Aise, Gianni Caravelli, e il sottosegretario, Alfredo Mantovano. Quest'ultimo ha espresso "piena fiducia" in Caravelli e l'Aise. Crosetto ha assicurato la sua disponibilità a collaborare, smentendo possibili scopi di speculazione politica.

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, sarà presto invitato a partecipare ad una seduta del Copasir per discutere la questione dei dossier e dei suoi legami con l’Aise. Questo è stato confermato dal presidente del Comitato, Lorenzo Guerini. Guerini ha dichiarato che il Copasir si sta attivamente occupando del caso – ha analizzato i documenti e ha già completato un primo ciclo di udienze con il procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo, il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, e il sottosegretario, Alfredo Mantovano. Prossimamente verranno tenute altre audizioni che includeranno anche il ministro Crosetto, che ha espressamente accettato l’invito.

Il caso Striano ha portato all’attenzione pubblica migliaia di accessi alla banca dati della Dna e oltre. Questo fatto emerse l’anno scorso dopo che lo stesso ministro della Difesa denunciò che informazioni riservate su di lui erano finite sugli articoli di giornale. Però, a quel tempo, il Comitato non ritenne necessario invitare Crosetto. Mantovano informò il Comitato che l’intelligence non era coinvolta. Tuttavia, il resoconto di una seconda conversazione tra Crosetto e Cantone, tenutasi a gennaio e successivamente pubblicata dal Fatto, ha spinto il Copasir a riprendere il caso.

Crosetto aveva infatti detto a Cantone di non avere un buon rapporto con l’Aise, avendo sottolineato più volte la mancanza di comunicazione di notizie importanti che potevano rappresentare un rischio per la sicurezza nazionale. Così il Comitato ha deciso di organizzare nuove udienze per ottenere più chiarezza. Oltre a Crosetto, queste udienze potrebbero coinvolgere nuovamente Mantovano e il direttore dell’Aise, Gianni Caravelli.

Il procuratore di Perugia è stato contattato al fine di ottenere una copia del verbale consegnato alla Commissione Antimafia. Il senatore e membro del Copasir, Enrico Borghi, ha richiesto al ministro e al primo ministro di fornire dettagli sulla questione, sottolineando che le istituzioni di sicurezza non dovrebbero essere sottoposte a stress istituzionale o utilizzate per fini politici. I membri del Partito Democratico della Commissione Antimafia hanno chiesto l’individuazione del primo ministro in parlamento per risolvere eventuali controversie.

Crosetto, d’altra parte, è pronto a fornire la sua prospettiva. Ha garantito la sua disponibilità ad esporre tutto quello che ha riferito a Cantone in Copasir, un organismo legato al segreto. Ha sottolineato che non esiste e non esisterà alcuna materia su cui fare speculazione politica o creare contrasti governativi, ma solo situazioni importanti che ogni cittadino ha l’obbligo di segnalare.

L’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Mantovano, nei giorni scorsi ha dichiarato di avere “piena fiducia” in Caravelli e nell’Aise. Martedì scorso, il Consiglio dei ministri ha nominato il generale prefetto per rinforzare l’idea, con il pieno accordo del Ministro della Difesa.