Argomenti trattati
Quarantanove persone, associate al clan Li Bergolis di Monte Sant’Angelo (Foggia), sono state arrestate questa mattina, di cui 37 in carcere e due agli arresti domiciliari.
Le accuse comprendono associazione mafiosa, traffico di droga, reati legati a sostanze stupefacenti e armi, nonché estorsioni, rapine, furti e favoreggiamento.
Regime di detenzione speciale 41-bis
Per tre individui, considerati i leader del gruppo, è stato imposto il regime di detenzione speciale 41-bis.
Operazione ‘Mari e monti’
L’operazione, denominata ‘Mari e monti’, è stata condotta da polizia, carabinieri e guardia di finanza, con arresti effettuati non solo a Foggia ma anche in altre regioni.
Indagini e collaboratori di giustizia
Le indagini, sotto la direzione della Dda di Bari e coordinate dalla Direzione nazionale antimafia, hanno beneficiato di testimonianze fornite da 18 collaboratori di giustizia e di intercettazioni telefoniche e ambientali.
Confisca di beni
Ai soggetti arrestati sono stati confiscati beni per un valore totale di 10 milioni di euro.
“L’operazione di oggi colpisce uno dei clan più influenti della mafia foggiana, portando a termine una mancata azione repressiva che persisteva da 15 anni,” ha dichiarato il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo in conferenza stampa.
“Si tratta di una situazione estremamente pericolosa,” ha aggiunto, evidenziando come il gruppo unisca violenza e intimidazione a una notevole capacità di operare in ambito moderno, spaziando dal traffico di droga al riciclaggio.