Necessari 100 milioni di nuovi lavoratori per la transizione energetica

Roma, 23 set. (askanews) - Per affrontare la transizione energetica sarà necessario investire nella formazione di 100 milioni di nuovi lavoratori qualificati nel mondo, necessari per l'adozione di pratiche sostenibili, la crescita dell'utilizzo di veicoli elettrici e l'aumento dell'efficienza energ...

Roma, 23 set.

(askanews) – Per affrontare la transizione energetica sarà necessario investire nella formazione di 100 milioni di nuovi lavoratori qualificati nel mondo, necessari per l’adozione di pratiche sostenibili, la crescita dell’utilizzo di veicoli elettrici e l’aumento dell’efficienza energetica. È quanto riportato nel report presentato in occasione di “The Green Job. Dal tech ai RAEE: le nuove competenze del mercato del lavoro”, l’evento di chiusura del progetto “Training for Circularity.

Borse di Studio (WEEE Edition)”, promosso da Erion WEEE, EconomiaCircolare.com, ENEA, CDCA, patrocinato dalla Città Metropolitana di Roma.

Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE, ha spiegato: “Per quanto riguarda i RAEE, i rifiuti di apparecchiature elettriche e elettroniche, la raccolta continua a non decollare, siamo fermi a 6,3 chilogrammi all’anno per ogni abitante, che vuol dire ogni anno gestire e raccogliere 3000 tonnellate di rifiuti elettrici e elettronici, e potremmo gestirne il doppio.

Su questo Erion WEEE ha cercato di lavorare negli ultimi due anni con un programma di comunicazione molto articolato che abbiamo chiamato ‘Dire Fare RAEE’, per cercare di spiegare ai cittadini che esiste l’opportunità di riciclare quello che abbiamo già utilizzato una volta, di far vivere nuovamente i prodotti che abbiamo già utilizzato, di estrarre materia prime importanti dai prodotti che abbiamo già utilizzato”.

Oggi si calcola che a livello mondiale la transizione verde comporterà una perdita stimata di 78 milioni posti di lavoro, quindi è sempre più importante per il futuro informare e formare.

“Training for circularity è stato un programma dedicato a delle borse di studio. – ha affermato Alessandra De Santis, Presidente di Editrice Circolare – Per 12 mesi hanno lavorato, 10 da Enea, a Casaccia, sulla ricerca legata al recupero, all’ecodesign delle apparecchiature elettriche e elettroniche e dei loro rifiuti, e altre due borsiste hanno invece lavorato sul tema della comunicazione sostenibile, contro il Green washing”.

Grazia Barberio, Responsabile Sezione Supporto Piattaforma ICESP ENEA, ha detto: “Nell’approcciarsi rispetto alla domanda e l’offerta di quella che è la formazione di competenze necessarie per la transizione e l’economia circolare, occorre quindi fornire anche gli strumenti affinché i giovani laureati possano affacciarsi alla domanda sempre più crescente, soprattutto in alcuni settori della sostenibilità”.