> > Naufragio yacht a Palermo: riprese le ricerche dei dispersi

Naufragio yacht a Palermo: riprese le ricerche dei dispersi

Ricerche dei dispersi nel naufragio a Palermo

Sono riprese le ricerche dei dispersi nel naufragio del Bayesian. Potrebbero essere intrappolati all'interno dell'imbarcazione.

Questa mattina sono riprese le ricerche dei sei dispersi del naufragio della barca Bayesian, affondata a Porticello, in provincia di Palermo.

Naufragio dello yacht Bayesian, riprese le ricerche dei dispersi

Sono riprese le ricerche dei sei dispersi del naufragio dello yacht Bayesian, affondato a Porticello. Le squadre di speleo sommozzatori dei vigili del fuoco hanno ripreso le ispezioni del relitto, arrivato a una profondità di circa 50 metri. I sub hanno già recuperato il corpo di un componente dell’equipaggio, il cuoco Ricardo Tomas, ma non sono riusciti ad andare oltre il ponte di comando perché il passaggio è ostacolato. I corpi dei dispersi potrebbero essere rimasti intrappolati all’interno dell’imbarcazione. Tra loro anche il tycoon britannico e proprietario dello yacht Mike Lynch, la figlia diciottenne Hannah, il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer con la moglie e il legale di Lynch, Chris Morvillo, con la moglie Nada. Altre 15 persone, tra passeggeri ed equipaggio, sono state salvate. Un team di psicologi dell’Asp di Palermo e della protezione civile è stato messo a disposizione dei superstiti del naufragio.

Vigili del fuoco all’interno del Bayesian: “Nessun disperso individuato al momento”

Per il momento non sono ancora stati individuati i sei dispersi. I vigili del fuoco hanno definito il Bayesianuna Concordia in piccolo“. Le squadre “sono composte da 2 speleo sub che devono affrontare difficoltà notevoli. A quella profondità infatti, possono rimanere sott’acqua per 12 minuti massimo, di cui due servono per scendere e salire. Dunque il tempo reale per poter effettuare le ricerche è di 10 minuti a immersione” ha spiegato Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza del comando generale dei Vigili del Fuoco.

All’interno del veliero gli spazi sono ridottissimi e se si incontra un ostacolo è molto complicato avanzare, così come è molto difficile trovare dei percorsi alternativi” ha spiegato Cari. Al momento i sub sono riusciti a ispezionare solo il ponte di comando “che è pieno di cavi elettrici” e non hanno individuato nessun disperso. Dall’esterno non si riesce a vedere nulla dentro lo yacht e ora i sub stanno cercando di trovare un punto migliore per entrare e lavorare in sicurezza.