Un’imbarcazione partita da Sfax è stata colpita dal maltempo al largo di Lampedusa, causando il naufragio che ha portato alla morte di almeno 44 persone.
Naufragi nel Mediterraneo: altri 44 migranti perdono la vita
L’unica sopravvissuta è una bambina di 11 anni, originaria della Sierra Leone. Aggrappata a due camere d’aria e a un giubbotto salvagente, la piccola ha resistito per ore alle onde, senza cibo né acqua, finché non è stata individuata dai soccorritori. Il veliero Trotamar III, dell’ONG tedesca Compass Collettive, era impegnato in un’altra operazione di salvataggio, ma per caso è riuscito a sentire le sue urla nella notte e a portarla in salvo. La bambina, in stato di ipotermia, è stata poi trasportata a Lampedusa, dove è stata visitata dai medici. Nonostante il trauma subito, le sue condizioni fisiche sono stabili, e viene ora assistita anche da psicologi della Croce Rossa e Save the Children.
Ennesimo naufragio: 44 migranti morti al largo di Lampedusa
Le prime ricostruzioni suggeriscono che l’imbarcazione sia capovolta poco dopo essere salpata dalla Tunisia. Le condizioni meteorologiche erano favorevoli inizialmente, ma un’improvvisa tempesta ha stravolto la situazione. A bordo, oltre alla bambina, c’erano anche il fratello maggiore e un cugino. Tra i dispersi ci sarebbero migranti provenienti dalla Sierra Leone e dal Gambia.
Secondo l’ONG Mediterranea, a causa del maltempo degli ultimi giorni, potrebbero esserci stati altri naufragi “fantasma” lungo le rotte libica e tunisina. Alarm Phone ha segnalato diverse imbarcazioni scomparse, ma non ha ricevuto risposte dalle autorità competenti. Con circa 1.600 morti nel Mediterraneo centrale dall’inizio dell’anno, la situazione continua a essere tragica. Le ONG accusano il governo italiano di aver adottato misure che ostacolano i soccorsi in mare, aumentando così il rischio di ulteriori tragedie.