Tre uomini sono naufragati su un isolotto remoto del Pacifico, rimanendo bloccati per oltre una settimana prima che avvenisse il salvataggio.
Naufraghi su un’isola deserta nel Pacifico
La Guardia Costiera degli Stati Uniti ha raccontato che il trio ha composto la parola “HELP” con delle fronde di palma sulla spiaggia e ciò ha permesso di individuarli e trarli in salvo. I tre uomini, marinai di circa 40 anni, avevano organizzato una battuta di pesca vicino all’atollo di Pikelot, una delle isole esterne dello Stato di Yap che fa parte degli Stati Federati di Micronesia. La Guardia Costiera ha sottolineato che i tre avevano “esperienza nella navigazione in queste acque“.
Il danno all’imbarcazione
Improvvisamente il motore del motoscafo fuoribordo si è danneggiato e ha smesso di funzionare, lasciando i pescatori bloccati per più di una settimana sulla piccola isola, dove sono sopravvissuti mangiando noci di cocco e bevendo l’acqua di un pozzo. L’allarme è stato lanciato da un familiare dei tre, che ha avvertito le autorità di Guam del fatto che il trio non fosse rientrato a casa. Un aereo della Marina statunitense inviato da una base aerea in Giappone ha individuato il segnale di aiuto disegnato sulla sabbia, restringendo un’area di ricerca iniziale che si estendeva per oltre 78mila miglia nautiche.
Il recupero
L’operazione di recupero si è conclusa martedì quando una nave ha riportato i tre uomini a Polowat, un altro atollo a circa 160 chilometri di distanza. Il loro “atto di ingegno è stato fondamentale per guidare i soccorsi direttamente verso la loro posizione” ha dichiarato in un comunicato Chelsea Garcia, coordinatore della missione di ricerca e salvataggio.