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Naspi e dimissioni volontarie: le nuove regole dal 2025

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Naspi per dimissioni volontarie: cosa cambia dal 2025

Dal 1° gennaio 2025, la Naspi (assegno di disoccupazione) spetterà ai lavoratori che hanno dato dimissioni volontarie da un lavoro a tempo indeterminato nei 12 mesi precedenti, solo se avranno almeno 13 settimane di contribuzione dal nuovo impiego. Tale norma sarebbe stata inserita in un emendamento dei relatori alla manovra e dovrebbe limitare il fenomeno delle dimissioni e rioccupazioni intermittenti per evitare alle aziende di pagare il ticket di licenziamento. La ministra del Lavoro Marina Calderone ha chiarito in merito alla questione nel corso della conferenza stampa sull’apertura della piattaforma Siisl a tutti dal 18 dicembre. Stando alle parole della ministra, l’emendamento “ha una finalità antielusiva”.

Naspi e dimissioni volontarie: la finalità antielusiva

Infatti, spiega: “Per quanto riguarda la Naspi dopo essersi dimesso da un impiego e l’instaurazione di un rapporto di brevissima durata seguita da un licenziamento ha una finalità antielusiva. Non è un riconoscimento della Naspi a seguito di dimissioni volontarie”. Sulla Naspi “l’intervento fatto nel disegno di legge lavoro ormai approvato in via definitiva è un intervento che attiene solo ed esclusivamente a una fattispecie particolare: coloro i quali che abbandonano il posto di lavoro, per un periodo prolungato, senza dare notizie al datore della loro volontà di farlo”, ha continuato la ministra Calderone. “Il datore di lavoro che non abbia notizie del lavoratore per un tempo prolungato, anche oltre quello stabilito normalmente dai contratti nazionali per recedere dai rapporti di lavoro, può procedere, previa comunicazione all’ispettorato nazionale del lavoro, al recesso, intendendo questo ovviamente come recesso per dimissioni. Non si tratta quindi di un ripristino delle ‘dimissioni in bianco’ come in modo improprio è stato definito”.

Come beneficiare della Naspi

Finora, per poter beneficiare della Naspi, il lavoratore doveva trovarsi in stato di disoccupazione involontaria, con almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione. Inoltre, il disoccupato è tenuto a dichiarare in modalità telematica, la propria disponibilità immediata al lavoro attraverso il sistema informativo unitario delle politiche del lavoro. L’indennità spetta viene erogata a partire dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro e viene corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive degli ultimi quattro anni.

La piattaforma Siisl accessibile a tutti

Intanto, dal 18 dicembre, sarà accessibile a tutti la piattaforma Siisl (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa). “Siamo orgogliosi del percorso che stiamo facendo insieme – ha detto la ministra Calderone – Siisl ha la finalità di portare il lavoro vicino alle persone e le persone vicine al lavoro. Il sistema per l’inclusione sociale è lavorativa è una risposta concreta alle esigenze del mercato”. “Dal 18 dicembre il Siisl sarà aperto a tutti i cittadini e a tutte le imprese. Si rivolge ai giovani in cerca di prima occupazione, a chi ha perso il lavoro ma anche a chi ha già un lavoro e vuole cambiarlo. Le imprese potranno pubblicare le vacancies e trovare le persone in modo rapido. Riduciamo le distanze – prosegue la ministra – tra chi cerca un lavoro e chi lo offre. Portiamo l’ufficio per il lavoro a casa dei cittadini. Quando vince il lavoro vincono le persone, vince il Paese. Questo strumento è nelle mani di tutti noi e dovremo impegnarci per renderlo più efficiente”.