Quando a fine 2019 è entrato a far parte per la prima volta del nostro quotidiano, il Covid-19 ha sconvolto completamente le vite di ciascuno di noi. La pandemia, il lockdown, i dati sui decessi e le terapie intensive, il vaccino e i tentativi di trovare una cura: del Coronavirus non si sapeva quasi nulla ed è per questo che ha potuto essere così impattante.
Pillola Covid: lo studio
Da quel momento in avanti, però, gli sforzi di tantissimi studiosi si sono concentrati sul Covid-19 a tutto tondo e in particolare su un aspetto: trovare un metodo per debellarlo o, quantomeno, scovare un metodo per limitarne i danni. Arrivati ad inizio 2024 i passi avanti in questo senso sono stati moltissimi e lo dimostra, per esempio, uno studio pubblicato sul “New England Journal of Medicine“. La rivista racconta i benefici della pillola simnotrelvir, il nuovo medicinale che promette di accorciare la durata dei sintomi del Covid. Si tratta di un farmaco che fa effetto quasi immediatamente dopo l’assunzione, e ha la capacità di alleviare sintomi quali febbre e tosse. È utile, importante sottolinearlo, soprattutto per coloro i quali hanno contratto il virus in maniera lieve.
Pillola Covid: il commento
“È chiaramente un farmaco potente. Il risultato è chiaramente positivo. Ed è il benvenuto” – così il farmacologo esperto in malattie infettive dell’Università di Liverpool Saye Khoo ha parlato della nuova pillola. Il farmaco presenta anche degli svantaggi, si racconta nello studio. In primis, il sapore cattivo, ma ancor più importante la sua incompatibilità con altre medicine comuni. Ecco perché, spiega ancora Khoo: “Diamo il benvenuto a ogni nuovo farmaco, ma nessuno di questi dice l’ultima parola in termini di antivirali Covid“.