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Napoli, l'inaugurazione della Linea 6: apertura metro, fermate e treni in servizio

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Dal 17 luglio la linea 6 della metropolitana a Napoli apre ai passeggeri: tutto pronto dopo 11 anni di stop

La Linea 6 della metro di Napoli è pronta per accogliere i passeggeri: l’annuncio oggi in conferenza stampa a Palazzo San Giacomo dal Comune di Napoli e Hitachi Rail.

Pronta la linea 6

Dal giorno successivo all’inaugurazione, che si terrà martedì 16 luglio 2024, la nuova linea 6 della Metropolitana di Napoli sarà ufficialmente operativa dopo 11 anni di stop.

La Linea 6 è lunga circa 6 km e conta 8 stazioni complessive: Mostra, Augusto, Lala, Mergellina, Arco Mirelli, San Pasquale, Chiaia, Municipio, di cui 4 completamente nuove: Arco Mirelli, San Pasquale, Chiaia, Municipio Linea 6, che collegheranno la Mostra D’Oltremare di Napoli a Piazza Municipio in soli 13 minuti, rispetto ai circa 20 minuti di percorrenza media in auto.

Tre saranno in treni in servizio dalle 7.30 alle 15.00: uno sarà di riserva e il quinto, a rotazione, sarà in officina per manutenzione. I treni LTR90 sono equipaggiati con moderni sistemi di protezione della marcia e con una frequenza di viaggio pari a 13,5 minuti.

Dall’estate 2025 a dicembre 2026 è prevista la consegna di sei nuovi treni, in sostituzione dei cinque LTR90, grazie ai quali la frequenza di servizio potrà arrivare a 8 minuti.

Dal 2027, sarà progressivamente possibile usufruire di tutti i 22 treni di nuova costruzione che consentiranno una frequenza di servizio di 4,5 minuti.

Il nuovo deposito ferroviario

Tassello importante di questa grande opera è la costruzione del nuovo deposito ferroviario di Via Campegna per la manutenzione e la sosta dei treni, fondamentale per garantire il raggiungimento di standard elevati di esercizio dell’intera linea.

ll deposito occuperà un’area di circa 110.000 mq nelle aree attigue alla stazione FS di Campi Flegrei.

Il costo dei lavori

I lavori sono stati realizzati da Hitachi per un investimento complessivo che ammonta a circa 800 milioni di euro. La spinta decisiva l’ha data il Pnrr, lo Stato ha messo sul piatto circa 189 milioni, oltre mezzo miliardo li ha stanziati la Regione Campania: 162 dalla Giunta Bassolino, 85 da quella Caldoro e poco meno di 300 dall’Amministrazione De Luca.