Roberta Stella, sindacalista della Polizia Locale di Napoli, è morta a 48 anni dopo una lunga malattia.
Il lutto
Roberta Stella lascia il marito e il ragazzino ucraino che aveva in affido e viveva con loro. La comunità si unisce al dolore della famiglia. I funerali si sono tenuti oggi giovedì 7 marzo 2024, alle ore 10,30, presso la Chiesa Santissima Maria Desolata di Bagnoli, a Napoli, in via Maiuri 8.
Il dolore dei colleghi
Non solo il dolore della famiglia, ma anche quello dei colleghi che per tanti anni avevano lavorato con Roberta Stella. Racconta uno di loro: “Non era ancora sorta l’alba quando Roberta Stella ci ha lasciati. Aveva solo 48 anni, tutti vissuti intensamente e sempre al servizio degli altri. Figlia minore di un noto farmacista della zona occidentale della città, dopo la laurea in giurisprudenza intraprende la carriera di avvocato penalista, condotta con brillanti risultati nonostante la giovane età fino al 2010, quando decide di cambiare radicalmente il corso della sua vita partecipando al concorso per agente della polizia municipale al Comune di Napoli, dove viene assunta nel 2013.”
Continua: “È in quegli anni che inizia la sua battaglia più difficile, quella contro il cancro, con il quale inizia una convivenza forzata che la accompagnerà fino alla fine. Poche settimane dopo la sua assunzione si avvicina al mondo sindacale, scalando rapidissimamente la gerarchia del principale sindacato di riferimento della Polizia Locale e diventando, oltre che membro della RSU, prima segretaria aziendale e poi segretaria provinciale aggiunta del CSA. Roberta Stella è stata un punto di riferimento non solo sindacale ma soprattutto umano per centinaia di lavoratori, compagna, sorella maggiore, un po’ anche mamma per giovani e anziani. Viveva al servizio degli altri, senza sosta, ogni giorno, anche la domenica e nelle feste comandate.”