Durante l’apertura dell’Anno giudiziario a Napoli, i magistrati, seguendo le direttive dell’Anm, scendono in piazza indossando la toga, con la coccarda tricolore e la Costituzione in mano, abbandonando la sala appena il ministro Nordio ha iniziato il suo intervento. Le proteste si stanno svolgendo anche a Torino, Bologna, Milano, Palermo e Roma.
Napoli, manifestazione dei magistrati Anm contro la riforma della giustizia
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha fatto il suo ingresso a Castel Capuano, a Napoli, per partecipare alla cerimonia di apertura dell’anno giudiziario del distretto della Corte d’Appello partenopea.
In preparazione dell’evento, l’Associazione Nazionale Magistrati ha reso nota l’intenzione di protestare contro la riforma che prevede la separazione delle carriere.
“Con questa protesta simbolica cerchiamo di far comprendere che c’è stato un percorso completamente blindato, privo di ascolto su una riforma che mina al cuore della giurisdizione e a quei principi che sono al fondamento della Costituzione”, ha dichiarato la presidente Cristina Curatoli.
Paola Cervo, componente del Comitato direttivo centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati, ha dichiarato che toccare l’ordine giudiziario significa intaccare uno dei tre poteri dello Stato e che modificare l’assetto costituzionale della giurisdizione rappresenta un danno per i cittadini, per i quali l’Associazione cerca di ottenere attenzione.
I magistrati presenti all’apertura dell’anno giudiziario del distretto della Corte d’Appello di Napoli, alla presenza del ministro della Giustizia Carlo Nordio, hanno protestato sollevando una copia della Costituzione, subito dopo l’esecuzione dell’inno di Mameli, dando inizio alla cerimonia.
Le parole del ministro Nordio a Napoli
“Il dissenso è il sale della democrazia e ringrazio i magistrati per aver espresso il loro dissenso in maniera composta. Ma pensare che un ex magistrato come me, che ha servito lo Stato per oltre trent’anni, possa avere l’obiettivo di umiliare la magistratura è ingiusto”.
Prima dell’intervento del ministro, il consigliere del Csm Edoardo Cilenti, appartenente a Magistratura Indipendente, ha parlato dell’ennesima riforma della giustizia, richiamando il parere critico del Csm sulla separazione delle carriere e mettendo in evidenza il rischio di conseguenze impreviste. Durante il suo intervento, è stato interrotto più volte dagli applausi dei colleghi.