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Le autorità hanno rintracciato e posto sotto sequestro l’imbarcazione sospettata di aver travolto e ucciso Cristina Frazzica, nelle acque di Posillipo.
Donna investita in kayak: sequestrata la barca responsabile
La 31enne si trovava a bordo del suo kayak quando è stata investita dalla barca. La polizia giudiziaria e la procura hanno utilizzato i filmati dei sistemi di videosorveglianza della residenza presidenziale Villa Rosebery per ricostruire la dinamica del tragico evento. Sul corpo della giovane verrà eseguita un’autopsia per ulteriori indagini.
Cosa è successo
L’incidente, avvenuto mentre la vittima era in compagnia di un amico, Vincenzo Carmine Leone, avvocato penalista, ha visto il mezzo nautico proseguire la sua corsa senza fermarsi.
Il ragazzo, ancora sotto shock, ha raccontato al Mattino quei terribili momenti: “Un bolide che si muoveva ad alta velocità, con la prua in alto, come se fosse impennata“. I due giovani non sono riusciti a identificare chi fosse alla guida né quante persone fossero a bordo. Hanno tentato di richiamare l’attenzione del conducente, ma invano. Si sono infine gettati in acqua troppo tardi.
Per Cristina non c’è stato nulla da fare
Vincenzo Carmine Leone è sopravvissuto rimanendo il più possibile in apnea, mentre per l’amica l’esito è stato diverso. Secondo le ricostruzioni è stata colpita dalle eliche del natante. Una volta riemerso il ragazzo ha raggiunto a nuoto la prima imbarcazione disponibile per chiedere soccorso. Cristina Frazzica era originaria di Gioia Tauro, ma residente a Voghera, in provincia di Pavia. I suoi genitori, giunti dalla Lombardia domenica, hanno incontrato gli inquirenti per avere notizie e chiarimenti sull’accaduto.