Durante la trasmissione di Pomeriggio 5, Lorenzo Carbone ha rivelato a Fabio Giuffrida in uno stato di confusione ostensibile, di aver commesso un omicidio nei confronti della propria madre ottantenne, fornendo pure dettagli del delitto. Myrta Merlino ha mandato in onda l’intervista e ha successivamente affermato sulle pagine de Il Messaggero non essere pentita della sua decisione. “L’emittente mi ha appoggiato. La primazia dell’informazione prevale sempre. E noi abbiamo riportato la notizia, con integrità e scrupolosità” Ha ribadito in un’occasione successiva: “Come giornalisti, abbiamo svolto il nostro lavoro, raccogliendo questo documento di fondamentale importanza, informando in tempo reale così come dovrebbero fare, mettendo subito al corrente le forze di polizia e consegnando il materiale registrato per ulteriori indagini.” Luciano Garofalo, ex generale italiano dei Carabinieri, ha appoggiato la sua posizione. “Hai agito correttamente, è un documento di estrema rilevanza. Questo è giornalismo investigativo. Ricordo un caso simile, quello di Ferdinando Caretta, che ha visto una risoluzione dopo un decennio grazie ad un intervista di Pino Rinaldi. Questo rappresenta la forza del giornalismo, nel momento in cui può contribuire alle indagini. Questo fa sì che ora ci sia un fondamento su cui gli inquirenti e il pubblico ministero possano lavorare. Attraverso questa confessione, si svela un mondo terribile di dolore, vulnerabilità e violenza, quel mondo che preferiremmo non scoprire e che rimane inespresso.” “Questo è giornalismo investigativo, un documento fondamentale per le indagini”
Myrta Merlino torna a discutere in diretta la situazione di Lorenzo Carbone e condivide le sue riflessioni.
Durante una trasmissione di Pomeriggio 5, Lorenzo Carbone ha confessato a Fabio Giuffrida un omicidio compiuto sulla madre ottantenne, fornendo dettagli sul crimine. L'intervista, trasmessa da Myrta Merlino, ha suscitato polemiche, ma la giornalista ha difeso la sua decisione nel Messaggero, ribadendo la priorità dell'informazione e l'integrità professionale. Luciano Garofalo, ex generale dei Carabinieri, ha sostenuto l'azione dei giornalisti, ritenendola un esempio di giornalismo investigativo importante per le indagini, benché riveli atrocità e violenze.