Mutuo a tasso variabile, per i titolari prevista una diminuzione degli interessi
Questo perché l’Euribor ha invertito la tendenza. Dopo aver superato la soglia del 4% a novembre, l’Euribor a 3 mesi ha avviato una strada discendente. Nell’ultimo giorno lavorativo del 2023 è stato fissato al 3,89%. A questo punto, stante anche il possibile ribasso dei tassi di interesse da parte della BCE, molti si stanno chiedendo quale sarà il destino del settore nell’anno appena cominciato. Secondo Nomisma poco dovrebbe cambiare nei primi mesi del 2024 con le decisioni di acquisto rinviate in attesa di un probabile allentamento monetario. Ci si attende perciò un ulteriore calo delle compravendite, dopo di che lo scenario dovrebbe mutare, sempre che non emergano problematiche a livello globale. Per quanto riguarda le quotazioni di mercato e le variazioni dei prezzi del mercato immobiliare, il 2024 non dovrebbe portare grossi scossoni. Anche secondo REmax i primi mesi del 2024 non dovrebbero riservare particolari sorprese; occorrerà attendere il secondo semestre per vedere delle numeriche diverse. La view di Gabetti è improntata ad un cauto ottimismo; i prezzi dovrebbero essere più stabili e probabilmente un pò più alti nelle grandi città. Previsioni più rosee invece da parte di Immobiliare.it che evidenzia come gli acquirenti di immobili preferiscono utilizzare le risorse personali per acquistare la prima casa. Questa particolare situazione la si può desumere dai dati relativi dall’andamento del mercato immobiliare; una tendenza determinata da una inflazione alle stelle nonchè dalla determinazione degli italiani a rifugiarsi nel mattone nei momenti più critici. Le attese sui prezzi per il 2024 sono per una crescita disomogenea : oggi è più difficile rispetto al passato vendere case non efficienti a livello energetico per cui le compravendite si focalizzano su immobili più costosi della media. Secondo Wikicasa, che conferma la view di Immobiliare.it uno dei fattori determinanti nella scelta della casa sta diventando sempre più quello della classe energetica. Il gruppo registra, infatti, un + 72,5% delle ricerche per immobili ad alta efficienza energetica. Il mercato immobiliare mostra sempre più interesse alla qualità anche dal lato dell’offerta. In un contesto competitivo dove lo scopo di acquisto di un immobile diventa abitualmente un investimento sostenibile nel lungo termine, un immobile in classe A risulta certamente più interessante. Il tema dell’efficienza energetica degli immobili diventa sempre più importante agli occhi di chi oggi si trova a investire nel mercato immobiliare. In effetti uno dei principali motivi di interesse per chi cerca casa stia diventando proprio quello della classe energetica. Ad oggi gli immobili in classe A vengono valutati mediamente il 25% in più rispetto agli immobili a bassa efficienza energetica.