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Charles Baffou, 24 anni, è morto poche ore dopo dalle dimissioni dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino, dove era arrivato per una caduta in monopattino. Il caso è al vaglio degli inquirenti.
Muore a 24 anni dopo le dimissioni dall’ospedale: il caso Charles Baffou
Nella tarda serata di venerdì 4 aprile, mentre faceva ritorno allo studentato a Cassino, dove viveva con altri ragazzi, Charles Baffou, giovane studente di Economia e Management, perde il controllo del monopattino e cade. Le cause dell’incidente sono ancora da accertare, ma il ragazzo viene subito trasportato in ambulanza all’ospedale.
Secondo le prime ricostruzioni, all’arrivo in pronto soccorso, lamenta forti dolori all’addome e alla schiena. Nonostante questi sintomi, gli viene eseguita una Tac cranica che non evidenzia alcuna anomalia. Nonostante la sua condizione, i medici decidono di dimetterlo. Tuttavia, a causa dei forti dolori, Charles rimane in pronto soccorso.
Solo molte ore dopo, al cambio del turno, il personale si accorge delle gravi condizioni del ragazzo. A quel punto, però, la situazione è troppo grave. Il 24enne muore sabato 5 aprile, durante un intervento chirurgico d’urgenza. La causa del decesso sarebbe stata la rottura della milza, lesioni ai reni e un’emorragia interna. Le indagini sono state avviate per verificare possibili negligenze o errori medici nella gestione del caso.
Muore a 24 anni dopo le dimissioni dall’ospedale: il caso Charles Baffou al vaglio degli inquirenti
L’inchiesta, diretta dal sostituto procuratore Andrea Corvino e affidata alla squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Cassino, coordinata dal sostituto Commissario Roberto Amato Donatelli, ha l’obiettivo di chiarire se siano stati rispettati i protocolli sanitari e se la tempestività dell’intervento avrebbe potuto salvare la vita del giovane studente. La questione centrale riguarda il fatto che l’operazione sia stata effettuata solo alle 7 del mattino, ben tre ore e mezza dopo che era stato dimesso dal pronto soccorso.
Il fratello della vittima, arrivato da Carpi, ha formalizzato una denuncia, contestando l’errore di non aver eseguito una Tac all’addome, che avrebbe permesso di diagnosticare tempestivamente l’emorragia interna che ha causato la morte di Charles.
Domani, lunedì 7 aprile, gli investigatori incontreranno il sostituto procuratore Corvino per fare il punto sullo stato delle indagini e decidere eventuali iscrizioni nel registro degli indagati. La Procura di Cassino ha già aperto un fascicolo e sequestrato la cartella clinica. Oltre alla cartella clinica, è stata posta sotto sequestro anche la salma di Charles Baffou, e nei prossimi giorni è stata disposta l’autopsia sul corpo del ventiquattrenne.
Le ultime ore in vita di Charles Baffou
Venerdì sera, Charles Yeboah Baffou trascorre l’ultima serata con alcuni amici universitari, sorseggiando una birra prima di tornare a casa in monopattino. Tuttavia, durante il tragitto, la tragedia si abbatte su di lui: all’incrocio di via San Marco, tra il Campus e la stazione, Charles perde il controllo e cade. Alcuni ragazzi lo trovano immobile sull’asfalto poco dopo l’1.40. Da quel momento, un tragico incidente si trasforma in un destino fatale, portandolo via poche ore dopo.