Muore Aron, il cane bruciato vivo: un uomo denunciato a piede libero e indagato

Il cane crudelmente bruciato vivo a Palermo è morto e cresce la richiesta di giustizia per l'animale

La storia di Aron, il cane bruciato vivo in piazza Croci, si conclude con la sua morte, scatenando la rabbia di animalisti e cittadini.

La morte del cane nonostante i tentativi di salvarlo

La tragica vicenda di Aron, il cane bruciato vivo martedì sera in piazza Croci a Palermo, ha toccato il suo epilogo con la morte dell’animale nella notte, nonostante i tentativi disperati della clinica veterinaria che lo aveva accolto.

Il responsabile denunciato: il comune sarà parte civile

L’uomo di 46 anni, responsabile del gesto violento, è stato denunciato ma attualmente è in libertà, scatenando l’indignazione di animalisti e cittadini che chiedono giustizia.

Il sindaco di Palermo ha definito il gesto “intollerabile” e ha annunciato che il Comune sarà parte civile nella vicenda. La storia di Aron ha suscitato una forte reazione da parte di diverse associazioni animaliste, che hanno lanciato petizioni online per chiedere una punizione più severa per chi commette atti di crudeltà contro gli animali.

Aron come Leone

La vicenda di Aron ha rapidamente attirato l’attenzione a livello nazionale, richiamando alla memoria il recente caso di Leone, il gatto scuoiato vivo in provincia di Salerno durante le festività natalizie, anch’esso vittima di un atto crudele che ha portato alla sua morte.

L’uomo responsabile del gesto, come riportato da PalermoToday, ha rischiato il linciaggio da parte della folla e sono dovuti intervenire polizia e carabinieri per proteggerlo. Si è appreso che avrebbe tentato altre volte di fare del male ad altri cani, inducendo i proprietari del casolare in cui aveva trovato rifugio a murarne l’ingresso.