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I bambini piccoli hanno un sistema immunitario ancora debole, esposto ai batteri, virus e altri corpi estranei. Durante le malattie il muco che cola dal naso è un evento comune.
Il muco può essere una spia della malattia in corso, in particolare il suo colore può dare informazioni sullo stadio di avanzamento del disturbo.
Conosciamo meglio cos’è il muco.
Cos’è il muco
Sebbene possa sembrare disgustoso, il muco nasale è un incredibile meccanismo di difesa dell’apparato respiratorio.
Di cosa è composto il muco nasale? Principalmente acqua, sali, lipidi e glicoproteine, il tutto a formare un gel viscoso. Quando si è ammalati è possibile trovare all’interno anche anticorpi ed enzimi antisettici, importanti in quanto costituiscono la prima barriera contro le infezioni.
Qual’è la sua funzione principale? In prima battuta riveste e mantiene umide le membrane epiteliali delle vie aeree. Secondariamente, è proprio la viscosità del muco che blocca corpi estranei respirabili dell’aria. In questo modo essi non arrivano ai polmoni ma vengono espulsi tramite la tosse e gli starnuti.
Quando, a causa, dell’ambiente esterno o di irritazioni, il muco può essere attaccato da batteri e virus. La risposta infiammatoria lo trasforma in catarro che va ad ostruire le vie aeree.
Da qui principalmente deriva il naso chiuso e la tosse grassa. Il catarro, per essere espulso deve necessariamente essere fluidificato.
Cosa causa il muco
I bambini, in particolare se piccoli, sono particolarmente sensibili alla temperatura e umidità dell’ambiente circostante.
Quando il bambino esce dalle condizioni controllare della sua casa, e inizia per esempio ad andare alla scuola materna, il muco di adatta alla microflora. La rinite può essere una reazione del corpo ai fattori negativi esterni.
In un ambiente secco, per esempio, la polvere e un minor apporto di ossigeno, portano la mucosa a seccarsi eccessivamente e perdere la sua funzione di protezione.
La rinite può essere una reazione del corpo del bambino a qualsiasi fattore negativo. Esse possono essere virali, allergiche o di natura batterica.
Questo problema insorge in genere quando il corso del bambino cerca di adattarsi alle condizioni esterne o se viene a contatto con persone già infette. La stagione in cui più frequentemente avvengono questi disturbi è l’inverno, quando la temperatura di abbassa e l’immunità del bambino si riduce.
A seconda della causa scatenante, il muco può essere di vari colori, giallo, bianco o verde. Se per esempio il bambino produce muco trasparente, questo significa che la malattia è in fase iniziale. Quando diventa giallo e cambia consistenza, potrebbe essere un segnale di sinusite, influenza o raffreddore. Se molto denso la sua espulsione diventa molto fastidiosa.
Se nel catarro appare del sangue quando c’è grave congestione delle vie respiratorie, se si fuma eccessivamente, o se si hanno lesioni alle cavità nasali. A volte anche la bronchite può portare a presenza di sangue, nel peggiore dei casi potrebbe essere un sintono di tumore al polmone.
Quando invece il muco assume un colore verde, è in corso un’infezione batterica come la tubercolosi o il gocciolamento retronasale. Conosciamo meglio questa evenienza.
Il muco verde
Il muco verde è molto comune verso la fine di un raffreddore o di un’ influenza. Quanto il muco nel naso si asciuga, i bambini finiscono per non respirare bene. Nella maggior parte dei casi, comunque, esso si secca velocemente e va via in pochi giorni. Al contrario quando il disturbo dura dieci giorni o più, i genitori devono portare il bambino dal medico e controllare se ci siano infezioni. In questo caso diventa necessario assumere antibiotici.
Durante queste fasi il bambino può accusare debolezza, difficoltà a respirare, mal di testa, disturbi del sonno. Oltre ad intervenire con antibiotici e agenti antibatterici ci sono anche dei metodi “casalinghi” per liberare il naso, tramite pompette e siringhe.
Quando l’infezione persiste
Se l’infezione non viene eliminata a dovere, possono sorgere complicazioni, come per esempio febbre alta, bronchite, sinusite, otite.
Nel caso della bronchite la mucosa che riveste i bronchi si infiamma e porta alla formazione del catarro verde che viene espulso tramite tosse forte e continua. La bronchite può essere acuta, risolvibile tramite antibiotici, oppure cronica, dovuta alla continua esposizione ad agenti esterni irritanti.
Se si ha la sinusite, quella che si infiamma è la mucosa che riveste uno o più seni paranasali, di solito a causa di un’infezione virale o batterica. I sintomi, oltre al catarro verde, sono dolore localizzato, mal di testa, minore percezione di percepire gli odori.
L’otite invece colpisce l’orecchio, frutto di un’infezione al naso o alla faringe. I bambini sono i soggetti più colpiti in quanto tendono a non soffiarsi il naso ma piuttosto ad inspirare il muco, che con sè porta i batteri tramite il canale di Eustacchio nella rinofaringe.
Potrebbe anche essere presente del muco nelle feci, segnale comune nei neonati e bambini molto piccoli di infezione in corso. Se questo problema persiste per più di una settimana e tende a peggiorare, consultare subito il medico.
Trattamenti
Esistono preparati di erbe che possono supportare il regime farmacologico e aumentarne l’effetto positivo. Alcune di queste sono la calendula, l’achillea, la camomilla, la salvia. Il succo di carote, patate e barbabietole contiene antibiotici naturali, molto utili per il trattamento di queste problematiche.
Finchè risulta molto denso, non è semplice eliminare il catarro, per cui bisogna ricorrere a sciroppi mucolitici. Per i bambini più piccoli però è consigliabile usare dei rimedi più naturali, come il vapore inalato attraverso l’aerosol. Anche i classici suffumigi, arricchiti con oli balsamici come l’eucalipto, possono essere molto efficaci.
Il miele, sciolto in una bevanda calda, come il latte o una tisana, ha una funzione lenitiva. Anche altri prodotti originati dalle api, come la propoli, sono un efficace rimedio naturale.
La soluzione salina, utile per pulire i passaggi nasali in particolare dei neonati, può essere anche preparata in casa. Portare ad ebollizione un litro di acqua e aggiungere con un cucchiaino di sale marino o bicarbonato.
E’ importante far soffiare spesso il naso al bambino, se molto piccolo è possibile farsi aiutare da un aspiratore.
Far assumere i farmaci antibiotici esattamente come prescritto. Se assunti per troppi giorni c’è rischio di una vasocostrizione eccessiva e problematiche intestinali.
Prevenire il problema
Dal momento che la causa della malattia sta nelle condizioni ambientali sfavorevoli, prima di tutto bisogna creare un ambiente sano intorno ai bambini, in particolare nella loro camera.
Attenzione a riscaldare troppo la stanza, in quanto l’aria secca potrebbe portare a compromettere la funzionalità delle mucose nasali.
Regolari passeggiate aiutano il fisico del bambino a diventare più forte, ed aumentare la sua resistenza ai raffreddori. Ricordarsi che è necessario coprire o scoprire il bambino a seconda del tempo. Farlo giocare all’aria aperta è un ottimo modo per rafforzare i suoi muscoli e normalizzare il suo sistema respiratorio.
Fondamentale è anche la sua alimentazione. Far mangiare regolarmente frutta e verdura fresca, grazie alle vitamine e minerali presenti in questi alimenti, migliora la digestione e rafforza l’immunità alle malattie.
Prendiamoci cura dei nostri bambini facendogli fare una vita sana ed equilibrata, ed eviteremo, o almeno attenueremo, molte di queste problematiche!