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Il Movimento 5 Stelle ha segnato una svolta storica con l’approvazione del nuovo statuto.
Il 63% degli iscritti ha votato per eliminare la figura del garante, sancendo così l’uscita di scena di Beppe Grillo, fondatore del movimento. La decisione introduce un organo collegiale al posto del garante e abolisce il limite del doppio mandato, aprendo alle alleanze politiche, in particolare con forze progressiste.
Il leader Giuseppe Conte ha dichiarato: “Dobbiamo sporcarci le mani con le alleanze”, ribadendo l’intenzione di posizionare il Movimento in un campo progressista e indipendente.
Gli iscritti scelgono un nuovo corso per il M5S
La votazione ha visto la partecipazione di 34.000 iscritti. Oltre al ruolo di garante, il 72% ha approvato il superamento del limite ai due mandati, aprendo la strada a una leadership più stabile e flessibile.
La reazione di Grillo
Grillo ha risposto cambiando la foto del suo profilo WhatsApp con la frase: “Da francescani a gesuiti”, esprimendo il suo disappunto per il nuovo corso del Movimento, che considera ormai allineato ai partiti tradizionali.
Le nuove alleanze
Il M5S guarda a un’alleanza progressista, ma con riserve verso il PD. Giuseppe Conte si è detto pronto a collaborare, pur mantenendo l’indipendenza del Movimento.
Un futuro tutto da scrivere
Con l’uscita di Grillo e le nuove regole, il Movimento 5 Stelle si prepara a ridefinire il proprio ruolo nella politica italiana. La sfida ora sarà mantenere il consenso degli elettori, restando coerente con i principi fondanti.