Roma, 22 ott.
(askanews) – Yulia Navalnaya, la vedova del defunto leader dell’opposizione russa Alexei Navalny, ha annunciato l’uscita del libro di memorie del marito “Patriot”, scritto durante gli ultimi anni della sua vita.
Aveva iniziato a lavorarci nel 2020 dopo essere sopravvissuto a un avvelenamento e contiene anche la corrispondanze con la moglie negli ultimi mesi prima di essere trovato morto in una prigione dell’Artico in circostanze ancora poco chiare.
Sulla sua tomba, a Mosca, continuano gli omaggi e i fiori di amici e di molta gente comune che lo ricorda, soprattutto alla vigilia dell’uscita del libro, che Yulia ha curato con l’editore, dove si racconta anche la giovinezza di Navalny, la carriera politica, il matrimonio, la famiglia, i tentativi di assassinio e gli attacchi ai suoi cari.
“Quando il libro sarà pubblicato, penso che sarà interessante vedere, leggere e vivere il nostro quartiere e la nostra casa attraverso i suoi occhi e sapere come tutto è iniziato e com’era”, dice Elena, che ne era vicina di casa.
“Lo conosciamo tutti come politico e combattente, ma non molto come persona normale. Ci piacerebbe conoscerlo come persona”, aggiunge una ragazza.
Navalnaya, intervistata dalla Bbc, da tempo risiede in Germania ma ha detto che tornerà in Russia e si candiderà quando Vladimir Putin non sarà più leader, spiegando di voler continuare a portare avanti il lavoro del marito. Yulia ha definito la risposta della comunità internazionale alla morte di Navalny “una barzelletta” e ha esortato ad avere “un po’ meno paura” di Putin.
A luglio scorso la Russia l’ha aggiunta alla sua lista di “terroristi” ed “estremisti”.