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Pietro Taricone, protagonista del primo “Grande Fratello“, è morto lunedì nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Terni, subito dopo un’operazione durata più di nove ore. Il decesso è stato provocato da improvvise complicazioni. Pietro Taricone era rimasto gravemente ferito a causa di un incidente avvenuto durante un lancio con il paracadute, all’Aviosuperficie di Terni.
Le condizioni di Pietro Taricone erano state giudicate “disperate”. In ospedale, Taricone è stato sempre assistito dalla moglie Kasia Smutniak, che era presente anche al momento dell’incidente.
L’emergenza era legata alle emorragie interne. L’autorità giudiziaria di Terni ha poi dato il nulla osta per la restituzione ai familiari della salma, su cui non è stata disposta l’autopsia, mentre la polizia continua a indagare sulla morte.
Ieri pomeriggio sono stati celebrati i funerali. Ad officiare il momento di preghiera, è stato il cappellano dell’ospedale di Terni, don Dumitru Podac.
Presenti anche Marina La Rosa, il produttore Domenico Procacci e l’attore Rolando Ravello.
Stando a quanto ha dichiarato Kasia, la piccola Sophia (di sei anni) non sa ancora nulla sulla morte del papà.
Al momento la salma è stata trasferita a Trasacco (L’Aquila), paese nativo dei genitori dell’attore.
Invece, sul luogo dell’incidente l’attività paracadutistica è stata sospesa e la procura di Terni ha aperto un’inchiesta senza ipotesi di reato. Infatti, secondo il procuratore Fausto Cardella, a differenza dei due incidenti avvenuti nei mesi scorsi sulla medesima pista, sulla quale hanno perso la vita altri due paracadutisti, nel caso di Taricone si tratterebbe di una manovra errata.
