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Lo scorso maggio era arrivato l’arresto di Pavel Kushnir, dopo che il musicista aveva postato sul suo canale Youtube quattro messaggi contro l’intervento armato russo in Ucraina. In queste ore, le autorità hanno riferito alla madre, Irina Levina, la notizia della morte del figlio.
Pavel Kushnir è morto: lo sciopero della fame
L’uomo, 39 anni, sarebbe deceduto a seguito di uno sciopero della fame e della sete in un centro di detenzione a Birobizhan, nell’Estremo Oriente russo. A rendere nota la notizia è stata la donna alla testata Mediazona.
“Il suo corpo non ha retto”, ha dichiarato Olga Romanova responsabile del progetto ‘Russia Behind Bars’.
Le forze dell’ordine non hanno rilasciato alcuna dichiarazione e la notizia della morte non è stata ufficialmente confermata.
L’arresto di Pavel Kushnir
L’accusa nei suoi confronti era quella di avere incitato ad attività terroristiche.
A maggio un canale Telegram, probabilmente vicino alle forze di sicurezza, aveva dato notizia che Kushnir era stato arrestato dopo aver pubblicato sul proprio canale Youtube 4 video contro l’intervento armato russo in Ucraina.
“Il pianista Pavel Kushnir accusato di terrorismo (mentre leggeva poesie contro Putin), è morto in detenzione. Questo è un monito scioccante della repressione in corso da parte del Cremlino“, ha scritto sul suo profilo X il portavoce del Servizio per l’Azione esterna dell’Ue Peter Stano.
Chi era Pavel Kushnir
Cresciuto nella città di Tambov, 400 chilometri a sud-est di Mosca, il giovane musicista si era diplomato al conservatorio Tchaikovsky della capitale e per sette anni aveva suonato nella Filarmonica della regione di Kursk. Inoltre, aveva fatto parte della Filarmonica di Kurgan per tre anni e dal 2023 suonava nella Filarmonica regionale di Birobizhan.