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Morto Carmine Gallo, l’ex super poliziotto: era ai domiciliari per dossier illegali di Equalize

Carmine Gallo, morto l'ex superpoliziotto

Gallo è stato colpito da un malore nella sua abitazione di Garbagnate, aveva 66 anni. Disposta l’autopsia

È morto questa mattina, domenica 9 marzo, l’ex super poliziotto Carmine Gallo. 66 anni. Era coinvolto nell’inchiesta sull’agenzia Equalize di Enrico Pazzali, si trovava agli arresti domiciliari nella sua abitazione a Garbagnate Milanese, a Milano.

Carmine Gallo, morto l’ex super poliziotto al centro del caso Equalize

Carmine Gallo, noto come “super poliziotto”, è morto questa mattina, 9 marzo, stroncato da un infarto fulminante mentre era nella sua abitazione a Garbagnate Milanese, vicino Milano. Aveva 66 anni ed era indagato nell’inchiesta su una presunta rete di spie legata alla società Equalize.

L’ex super poliziotto prima aveva servito lo Stato e poi era diventato l’ amministratore delegato della Equalize: la società investigativa al centro delle indagini della Procura di Milano.

L’inchiesta 

Gallo, originario di Gragnano, in provincia di Napoli, era ai domiciliari dallo scorso ottobre nell’ambito dell’indagine della pm della Dda di Milano, Francesco De Tommasi, che ha disposto l’autopsia del corpo, e del collega della Dna Antonio Ardituro, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata all’accesso abusivo a sistema informatico

Il prossimo 19 marzo, l’ex super poliziotto avrebbe dovuto comparire davanti al Tribunale del Riesame per discutere il ricorso presentato dalla Procura di Milano. Per De Tommasi, infatti, Gallo avrebbe dovuto essere in carcere e Pazzali ai domiciliari

Secondo l’ipotesi, sarebbe stato il capo della rete di cyber spie che, grazie alle capacità tecniche di Nunzio Samuele Calamucci, avrebbe portato avanti una attività di dossieraggio illecito per i clienti della società Equalize, di proprietà di Enrico Pazzali, ex presidente di Fondazione Fiera Milano.

La carriera

Entrato in polizia nel 1978, Carmine Gallo per oltre trent’anni è stato protagonista di alcune delle operazioni più delicate in Italia e all’estero contro la mafia calabrese, al punto da guadagnarsi la fama di “super poliziotto”. 

Gallo si era occupato dei rapimenti di Cesare Casella, prelevato a Pavia nel 1988 e rilasciato due anni dopo, e dell’imprenditrice Alessandra Sgarella, che per nove mesi alla fine degli anni ’90 fu tenuta sequestrata in Calabria e poi liberata.

Inoltre è lui ad aver risolto il delitto Gucci ed è stato ritenuto l’artefice del pentimento di Saverio Morabito. Il suo ultimo incarico era stato quello di vicedirigente del commissariato di Rho-Pero e nel 2015 aveva gestito la sicurezza dei Capi di Stato arrivati in città per l’Expo.

La nuova vita 

Nel 2013, Gallo si trasferisce a Rho per guidare il commissariato e vivere i sei mesi dell’Esposizione universale da un punto di osservazione privilegiato. Resterà lì fino al 2018, quando lascia la polizia dopo quarant’anni di servizio e assume l’incarico di ad di Equalize srl, con uffici nella centralissima via Pattari. Ed è proprio come manager di quell’azienda che era stato arrestato a ottobre 2024. Il 19 marzo era atteso al Tribunale del Riesame per il ricorso della Procura.