Morti sette volontari a Gaza, Sanchez: "Risposte insufficienti e inaccettabili"

Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha dichiarato che la risposta fornita da Israele sul raid a Gaza non è sufficiente a spiegare la carneficina

Durante una conferenza stampa congiunta con il primo ministro del Qatar, Pedro Sanchez ha chiesto ulteriori dettagli sulla morte di sette operatori umanitari che lavoravano per l’ong WCK.

Sanchez: “Risposte insufficienti e inaccettabili”

Secondo il premier spagnolo le spiegazioni fornite da Tel Aviv sull’attacco di martedì a Gaza sono “insufficienti e inaccettabili“. “Siamo in attesa di un chiarimento molto più forte e dettagliato, dopo di che vedremo quali azioni intraprendere” ha affermato Sanchez in visita a Doha per incontrare Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani, primo ministro e ministro degli Esteri qatariota. Le vittime erano volontari della no-profit World Central Kitchen, fondata dallo chef ispano-americano Jose Andres.

Dopo l’attacco, l’organizzazione umanitaria internazionale ha sospeso le attività delle 68 “cucine comunitarie” che aveva allestito nell’enclave negli ultimi sei mesi.

La posizione di Israele

Il primo ministro Benjamin Netanyahu in un videomessaggio aveva definito l’incidente “un tragico evento in cui le nostre forze hanno involontariamente danneggiato dei non combattenti“, aggiungendo “Succede in guerra, lo controlliamo fino in fondo, siamo in contatto con i governi e faremo di tutto perché questa cosa non si ripeta“.

Il convoglio è stato colpito mentre lasciava un magazzino di Deir el-Balah dopo aver scaricato più di 100 tonnellate di aiuti umanitari portati a Gaza via mare. L’IDF ha spiegato che sta conducendo un esame approfondito per comprendere le circostanze dell’accaduto e ha promesso un’indagine da parte di “un organismo indipendente, professionale ed esperto“.