Per la morte di Vincenzo Lantieri, bambino precipitato in un pozzo a Palazzolo Acreide, ci sono sei persone indagate.
Le indagini vanno avanti e si concentrano sulla messa in sicurezza.
Morte Vincenzo Lantieri, bambino caduto nel pozzo: non era in sicurezza
Ci sono sei persone indagate per la morte di Vincenzo Lantieri, tra cui anche l’educatrice Carmela Caligiore, che ha cercato di salvarlo e ora si trova in stato di shock all’ospedale Umberto I. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. La procuratrice Sabrina Gambino ha spiegato che l’iscrizione nel registro degli indagati “è un atto dovuto a garanzia“.
Il proprietario della fattoria didattica, Giuseppe Giardina, è quello che rischia più di tutti, perché il pozzo non era stato messo in sicurezza. Secondo i primi rilievi dei carabinieri, la copertura dove è salito il bambino ha ceduto.
Morte Vincenzo Lantieri: indagini in corso
Secondo gli inquirenti intorno al pozzo avrebbero dovuto esserci delle protezioni che avrebbero impedito al bambino di salire e saltare. Una testimone ha parlato anche di soccorsi in ritardo, ma questa notizia è stata smentita dalla procuratrice Gambino.
La prossima settimana verrà effettuata l’autopsia sul corpo di Vincenzo Lantieri, per spiegare le cause della morte. Il suo corpo è stato visto galleggiare nell’acqua, per cui è quasi certamente affogato.
“All’escursione partecipavano una ventina di bambini. Stiamo sentendo tutti. La maggior parte dei presenti sono minorenni. E li stiamo ascoltando con le dovute cautele, alla presenza di psicologi e in maniera accuratissima” ha spiegato Gabriele Barecchia, comandante provinciale dei carabinieri.