Un’esclusiva di La7 riporta che Renzo Lovato, padre di Antonello Lovato e datore di lavoro del bracciante morto a Latina, Satnam Singh, è indagato da cinque anni per caporalato.
Le indagini per caporalato
Enrico Mentana ha mostrato al telegiornale un documento in cui si legge che Renzo Lovato, in concorso con altre persone, ha sottoposto “i lavoratori a condizioni di sfruttamento approfittando del loro stato di bisogno”.
I lavoratori erano senza contratto, senza giorni di riposo, costretti ad alloggiare in strutture fatiscenti, costretti a lavorare con tutte le condizioni atmosferiche: dal caldo torrido alla pioggia, al freddo gelido.
Tutto questo per venire pagati una miseria.
La morte “per leggerezza” di Satnam Singh
Lo stesso Renzo Lovato, al Tg1, aveva affermato che la morte di Satnam Singh era avvenuta per una “leggerezza” del lavoratore, che era “costata cara a tutti noi”.
Nel frattempo, il figlio Antonello Lovato è indagato per omicidio colposo, omissione di soccorso e violazione delle leggi sul lavoro.
Singh, che aveva perso un arto e riportato varie fratture in seguito a un incidente con un macchinario avvolgiplastica, è stato scaricato per strada e l’ambulanza è stata chiamata solo un’ora e mezza dopo l’incidente.