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Papa Francesco, mistero sulle cause della morte: emergono nuovi dettagli

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Il Cardinale Farrell ha annunciato la morte di Papa Francesco, avvenuta alle 7:35 nella mattina di Pasquetta. Emergerebbe ora una possibile causa.

Papa Francesco è morto nella mattina di Pasquetta, alle 7:35. A darne l’annuncio è stato il Cardinale Farrell, confermando la notizia che ha rapidamente fatto il giro del mondo. Restano interrogativi sulle cause della morte, mentre si susseguono le reazioni da parte di autorità religiose e civili.

La morte e la salma di Papa Francesco

Il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni, ha fatto sapere che la traslazione della salma di Papa Francesco nella Basilica di San Pietro potrebbe avvenire nella mattinata di mercoledì 23 aprile.

La decisione definitiva sarà presa e comunicata nelle prossime ore, in seguito alla prima riunione della Congregazione dei Cardinali, prevista per domani. In quell’occasione verranno stabilite anche le modalità con cui i fedeli potranno rendere omaggio al Pontefice.

Alle 20 di oggi, 21 aprile, il cardinale Camerlengo Kevin Joseph Farrell presiederà il rito della constatazione della morte e della deposizione della salma di Papa Francesco nella bara.

Morte Papa Francesco, la causa non è una crisi respiratoria: la possibile ipotesi

Secondo quanto riportato dall’Adnkronos, citando fonti accreditate, Papa Francesco potrebbe essere deceduto in seguito a un ictus, non si sa se di natura emorragica o meno, piuttosto che per complicanze respiratorie. Tuttavia, la polmonite bilaterale che aveva richiesto un prolungato ricovero ospedaliero potrebbe aver influito sul quadro clinico generale che ha portato al malore fatale. Secondo quanto sottolineato dal Corriere Bergoglio si sarebbe svegliato alle 6 in discrete condizioni. Alle 7 sarebbe sopraggiunto un malore ed intorno alle 7:30 è deceduto per un ictus.

“Il papa si è spento serenamente” dicono i medici del Gemelli che lo hanno seguito.

Claudio Micheletto, responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Pneumologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e presidente dell’Associazione dei Pneumologi Ospedalieri, ha condiviso la sua opinione in merito alla scomparsa di Papa Francesco:

“Nei giorni scorsi abbiamo visto il Papa con i naselli per l’ossigeno, rientrava tra i pazienti con una insufficienza respiratoria che è una condizione seria. Poi la differenza la fa la salute del cuore, ma con bassi valori di ossigenazione il cuore può andare in sofferenza e si muore per un arresto cardiaco che è la conseguenza di una crisi respiratoria acuta”.