Secondo quanto dichiarato dall’avvocata di Alexei Navalny, Olga Mikhailova, il dissidente russo avrebbe subito un avvelenamento lento durante la sua detenzione nella colonia penale.
Queste preoccupazioni sarebbero emerse già lo scorso aprile, quando Navalny avrebbe confidato a Mikhailova di temere di essere avvelenato gradualmente.
L’avvocata di Navalvy, perché condannata al carcere
Olga Mikhailova ha anche sottolineato di essere stata condannata al carcere a seguito di una conversazione intercettata con Alexei Navalny nella colonia penale, durante la quale il politico aveva espresso le sue preoccupazioni riguardo al presunto avvelenamento.
Il ricordo di Navalny
Nel frattempo, la moglie di Navalny, Yulia Navalnaya, ha ringraziato coloro che continuano a ricordare suo marito nel “giorno del ricordo dei morti“, attraverso un tweet. Ha anche ribadito l’invito alla protesta per il 17 marzo, giorno delle elezioni in Russia, lanciato da Navalny prima della sua morte avvenuta il 16 febbraio in carcere. Il dissidente aveva incoraggiato i russi a unirsi alle proteste e a votare per qualsiasi candidato tranne Putin, o a scrivere il suo nome sulla scheda.
L’obiettivo delle manifestazioni, secondo Navalnaya, è dimostrare un forte sostegno per Navalny e l’opposizione al regime di Putin.