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La Procura di Treviso vuole capire se e quali sostanze sono state assunte durante il rito sciamanico al quale ha partecipato Alex Marangon, il 26enne trovato morto nel Piave. Tutti i partecipanti saranno sottoposti all’esame del capello.
Ulteriori indagini sulla morte di Alex Marangon
La Procura della Repubblica di Treviso ha disposto l’esame del capello per indagare sulla possibilità o meno di tracce di eventuali sostanze stupefacenti, tra cui l’ayahuasca. Erba allucinogena di provenienza amazzonica la cui assunzione, sotto forma di infuso, fu inizialmente indicata come la possibile causa della perdita di controllo del ragazzo.
L’esame del capello su tutti i partecipanti al rito
Tutti i partecipanti ai tre giorni di cerimoniale di Musica e Medicina sol del Putamayo hanno ricevuto la convocazione. Tuttavia, mancherebbero all’appello i due curanderi colombiani che molto probabilmente sono rientrati in patria.
La morte di Alex Marangon
Le indagini continuano e il caso rimane aperto per omicidio volontario, resta l’eventualità che Alex sia stato spinto o sia caduto in preda al delirio indotto dall’ayahuasca.
Secondo l’autopsia le lesioni riportate sul corpo di Alex, sarebbero avvenute prima del decesso nelle acque del Piave, potrebbero essere state inferte nel corso di un presunto pestaggio, ma sarebbero anche compatibili con una caduta dall’alto. Queste ipotesi restano ancora al vaglio degli inquirenti.